Pubblicato il 16/11/2017, 11:31 | Scritto da La Redazione

Andrea Scrosati Sky: Gomorra al cinema una scommessa vinta

Andrea Scrosati Sky: Gomorra al cinema una scommessa vinta
Il vice presidente di Sky ha commentato i risultati positivi dell'uscita nella sale cinematografiche della serie Tv. Così Alessandra Spinelli su "Il Messaggero".

Andrea Scrosati (Sky): “Gomorra al cinema, una scommessa vinta. Ora rivediamo le regole tra tv e grande schermo”

Rassegna stampa: Il Messaggero, di Alessandra Spinelli.

L’aveva detto in sede di presentazione: «Abbattiamo un muro». E il muro è crollato. Ancora prima della messa in onda televisiva, in programma venerdì 17 su Sky Atlantic HD, la terza stagione di Gomorra ha fatto segnare un vero e proprio record: grazie a Vision Distribution, l’episodio uno e tre, contigui per lo svolgimento della narrazione, hanno debuttato ieri in 325 sale cinematografiche e, secondo Cinetel, la produzione originale di Sky è stata la prima scelta del pubblico. Ha cioè superato tutti i film presenti in sala raccogliendo un incasso nel primo giorno al cinema di 261.841 euro con 29.569 spettatori e una media copia di 894 euro. Battendo con un rapporto di cinque spettatori a uno kolossal come Thor. Roma ha risposto con entusiasmo, a Marcianise ci sono stati momenti di vero divismo per tutto il cast a cominciare da Genny Savastano, ovvero Salvatore Esposito. Dati straordinari se si considera l’operazione totalmente inedita e innovativa, che crea un nuovo modello distributivo: è la prima volta infatti che una serie debutta in anteprima al cinema a pochissimi giorni dalla messa in onda sulla pay-TV.

Così ora l’Executive Vice President Programming Sky Italia, Andrea Scrosati, classe 1972, romano, che appunto mirava ad abbattere i muri di divisione tra televisione e cinema, è più che soddisfatto: «E’ un’altra scommessa vinta, ma il fatto va molto al di là del successo nei cinema che pure è rimarcabile visto che in sala c’erano titoli di tutto, rispetto da Thor all’omaggio a Miyazaki e che il biglietto costava fino a 10 euro»

Qual è allora la scommessa vinta?
«Il fatto sostanziale è che sono accorsi al cinema a vedere un film che dopo due giorni arriva in tv. Una rivoluzione. Soprattutto se si pensa che di solito ci sono i limiti commerciali per cui, per esempio, anche un prodotto di alto livello che viene proiettato in anteprima nei cinema deve poi aspettare  mesi per arrivare in tv. Ed è un danno per tutti».

Perché?
«Perché come ha dimostrato questo esperimento, ci guadagnano tutti: chi fa la serie tv perché si producono incassi che prima semplicemente non esistevano; la televisione che la manda in onda perché è una formidabile operazione di marketing anche per i social media; gli esercenti perché si riempiono sale in giorni di magra in periodi poi non particolarmente floridi. E allora forse dobbiamo davvero abbattere il muro e superare i recinti che dividono cinema e televisione. È nei momenti di difficoltà che si aprono le vere opportunità ma solo se si esce dai recinti».

Come? Qual è la prossima frontiera?
«L’industria deve pensare contemporaneamente alla televisione e al cinema. E’ per esempio demenziale che ci vogliano sei mesi per far passare un film dal cinema alla tv. Rimane in sala due settimane e poi? Poi l’unico settore a guadagnare è la pirateria. Bisogna cercare nuove strade. Avete presente la musica negli anni Novanta? Si pensava che il cd sarebbe stato eterno. E invece…».

 

(Nella foto Andrea Scrosati)