Pubblicato il 08/11/2017, 11:33 | Scritto da La Redazione

Rai: è giallo sulla fiction con Beppe Fiorello ambientata a Riace

Rai: è giallo sulla fiction con Beppe Fiorello ambientata a Riace
Bloccata la serie dedicata al sindaco di Riace accusato di illeciti. La Rai però non chiarisce. Così Laura Rio su "Il Giornale".

La fiction sugli immigrati con Beppe Fiorello ora si tinge di giallo: andrà o no in onda?

Rassegna stampa: Il Giornale, di Laura Rio.

Cancellata la fiction sul «sindaco dei migranti». Anzi no, non è stata cancellata. Anzi no, aspettiamo e vediamo.

Quando c’è di mezzo la Rai, chissà perché le questioni non vengono mai ben chiarite. Ieri pomeriggio è circolata la notizia, partita dal Quotidiano del Sud, che i vertici Rai avrebbero deciso di non mandare più in onda la miniserie Tutto il mondo è paese che racconta come il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, è riuscito a creare un modello di integrazione accogliendo i migranti e, nel contempo, ridando vita al suo paese rimasto per anni spopolato. La decisione dello stop sarebbe stata presa in conseguenza delle indagini per presunti illeciti cui è sottoposto il sindaco della cittadina calabrese famosa per il ritrovamento dei Bronzi. Nei panni del primo cittadino c’è Beppe Fiorello che si è innamorato della storia e del lavoro fatto a Riace, divenuto addirittura un modello mondiale, tanto che Lucano è stato inserito dalla rivista Fortune tra le cinquanta personalità più influenti del mondo. Persino il Papa ne ha lodato l’iniziativa.

Molti esponenti politici, tra cui il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, avevano chiesto ai vertici Rai se fosse il caso (la messa in onda è prevista per febbraio) «di proseguire nella realizzazione di una fiction celebrativa di questo sindaco». Gasparri aveva aggiunto: «Questa politica filo immigrazione demagogica, che anche il servizio pubblico rischia di alimentare, può portare a gravi errori». Anche la Lega con il senatore Jonny Crosio, componente della Commissione di Vigilanza Rai, si è interrogata su che cosa ne sarà della fiction. Ieri la notizia che forse non era il caso di andare avanti. Passano poche ore e la casa di produzione della serie, la Picomedia di Roberto Sessa, smentisce lo stop. E la Rai? A precisa domanda sulla volontà dell’azienda, nessuna risposta. Parla soltanto Sessa che in un comunicato scrive: «In merito alla notizia riportata da Il Quotidiano del Sud e da alcuni siti di informazione, dichiaro che le lavorazioni del film sono ancora in corso e che da parte della Rai non ho ricevuto alcuna comunicazione di cancellazione della stessa fiction dai suoi palinsesti. Come da prassi la data della messa in onda verrà comunicata solamente a consegna materiali avvenuti».

Insomma, è molto probabile che, soprattutto in questo clima politico infuocato sulla questione dei migranti, si attenda l’esito delle verifiche sul sindaco prima di decidere. Mimmo Lucano è indagato dalla procura di Locri per «truffa aggravata allo Stato e alla Ue, concussione, abuso d’ufficio». Da quel che si comprende – è ancora tutto da chiarire – le questioni sarebbero di ordine burocratico, cioè in discussione sarebbe il metodo usato per utilizzare i fondi (35 euro al giorno) destinati agli immigrati: di solito vengono affidati a cooperative o società che gestiscono le opere e l’accoglienza in favore degli immigrati. Invece Lucano ha ideato un sistema di «bonus» dati direttamente in mano ai migranti con i quali comprano nei negozi locali quanto loro serve per vivere e con i quali vengono pagati per i lavori – reali – svolti. Poi, quando arrivano le sovvenzioni statali (sempre in ritardo), i bonus vengono convertiti in denaro. Il sindaco si difende spiegando che in questo modo non è costretto a passare per l’intermediazione delle banche, e neppure delle cooperative che per sostenersi trattengono parte dei fondi, e soprattutto si dà vita a un modello non assistenziale dove i nuovi arrivati si autogestiscono. A Riace, infatti, le case sono state ripopolate grazie alla concessione gratuita delle abitazioni dei calabresi emigrati (dagli Usa alla Nuova Zelanda). Botteghe, negozi, scuole, sono state così riaperte. Non sono però d’accordo con questo modello i magistrati di Locri. Nel frattempo sono intervenute anche ispezioni ministeriali e della Prefettura. Di cui però non si conoscono ancora ufficialmente gli esisti. Probabilmente al termine di tutte le indagini la Rai scioglierà la riserva. Ma sarebbe bastato dire questo, per sgombrare il campo da ogni illazione.

 

(Nella foto Beppe Fiorello)