Pubblicato il 07/11/2017, 13:31 | Scritto da La Redazione

Aldo Grasso: Le lezioni di giornalismo di Enzo Biagi

L’ironia e i fatti prima dei commenti: la lezione di Enzo Biagi

Rassegna stampa: Corriere della Sera, di Aldo Grasso.

Era il 6 novembre 2007 quando morì Enzo Biagi: aveva 87 anni e una lunga vita di giornalismo alle spalle, una carriera invidiabile, uno stile inconfondibile nel raccontare uomini e cose. A dieci anni dalla sua scomparsa, Biagi Racconta di Vincenzo Mollica per Speciale Tg1 (domenica, a mezzanotte), ci ha offerto un mosaico di interviste recuperate negli archivi Rai e dalla festa per i suoi 80 anni che Rcs organizzò al Teatro Strehler di Milano (condotta dallo stesso Mollica). Una frase di Biagi ci restituisce il «sapore» del programma: «I ricordi sono la bellezza del mondo. Chi non ha ricordi vuol dire che non ha avuto neanche vita». Biagi non ha mai nascosto il suo punto di vista, ma si è sempre sforzato di proporre un giornalismo popolare, fatto di sobrietà ed essenzialità.

In un’intervista dice: «Buttar giù un parere, in fondo, sarebbe più facile; alla mia età me lo perdonerebbero in molti. Ma credo che la gente da me si aspetti altro: prima dei commenti, le certezze. E le sole certezze che può dare un giornalista sono i fatti. Niente è più dimostrato di ciò che è accaduto». Il rovesciamento proposto da Mollica — Biagi da intervistatore a intervistato — ha messo in luce quei tratti di ironia, di sagacia, di mascherata bonomia che non tutti hanno conosciuto. Pur avendo incontrato i potenti della terra, Biagi era un giornalista generosamente provvisto di humour.

Nei vari programmi che in questi giorni ricordano il suo lavoro (sono visibili su RaiPlay), si capisce come Biagi sia riuscito a creare in tv una sorta di bottega rinascimentale, guidata per lungo tempo da un infaticabile e generoso Franco Iseppi. Per anni la «bottega Biagi» si è gettata sui fatti con determinazione e dispiego di energie (viaggi, filmati, interviste, incontri, commenti) per offrire alla sensibilità del maestro il tocco finale, il sortilegio della credibilità.

(Nella foto Enzo Biagi)