Pubblicato il 29/10/2017, 16:01 | Scritto da Francesco Franchi
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Andrea Zappia CEO Sky Italia: Via alla svolta dell’innovazione

Andrea Zappia CEO Sky Italia: Via alla svolta dell’innovazione
Con il nuovo SkyTg24 parte una nuova formula che integra migliori contenuti e tecnologie innovative. L’intervista al Ceo per l’Italia su Il Sole24Ore.

Cliente al centro e investimenti su tutti i canali dal satellite, alla tv free e internet

 

Rassegna Stampa: Il Sole24Ore, pagina 21, di Laura Serafini

 

Parla Andrea Zappia, CEO per l’Italia: «Cliente al centro e investimenti su tutti i canali dal satellite, alla tv free e internet»

«Sky, via alla svolta dell’innovazione»

Il manager: l’Opa di Fox? Se l’operazione andrà in porto, potremo continuare nello sviluppo

 

LA STRATEGIA Con il nuovo SkyTg24 parte una nuova formula che integra migliori contenuti e tecnologie innovative «L’asta sulla serie A? Ci saremo»

 

Sky Italia sta investendo nel paese una media di 1,4 miliardi all’anno dal 2003, quando ha portato per la prima volta il modello in Italia dell’informazione 24 ore su 24, con le rolling news. E in questi giorni, con lancio di una versione 4.0 di Sky Tg 24 (diretto da Sarah Varetto), che vuole integrare l’informazione tv, web e smartphone, cercando al contempo di scavare a fondo nelle dinamiche che stanno cambiando velocemente la vita quotidiana (immigrazione, ambiente, innovazione tecnologica), la società nata dalla fusione di Stream e Telepiù inaugura una nuova roadmap dell’innovazione. Che proseguirà nei prossimi mesi con la commercializzazione dei nuovi box di accesso, SkyQ, i set top box che consentiranno il collegamento wireless di più device e i comandi vocali. Negli ultimi anni la necessità di investire per innovare le infrastrutture di broadcasting e per sfruttare i nuovi canali di accesso complementari al satellite – digitale terrestre con la tv free, internet – è stata sempre più sfidante. Soprattutto per una società che ha messo la soddisfazione di un cliente sempre più esigente – anche nella richiesta delle migliori tecnologie disponibili – al centro della sua strategia. E questo è stato un compito arduo, in particolare, quando Sky, che da anni non è più solo una semplice pay-tv ma una media company multipiattaforma (2,9 miliardi i ricavi tra giugno 2016 e giugno 2017, 4,78 milioni i clienti), ha subito l’impatto di «un’anomalia tutta italiana», come la definisce Andrea Zappia, ad di Sky Italia dal 2011. Ovvero l’ampia concessione dello spettro digitale da parte dello Stato ai privati per le tv free. Fenomeno che ha inflazionato il mercato dell’offerta di contenuti, ma che anche spinto verso il basso il prezzo delle inserzioni pubblicitarie televisive e, a cascata, anche di quelle sui media cartacei. «Negli ultimi due anni la redditività è tornata a crescere- spiega Zappia-. Abbiamo agito su due leve: l’efficienza sui costi di gestione e la ricerca di nuove aree dove diversificare la crescita, soprattutto pubblicitaria. Da qui la scelta di entrare nel digitale terrestre free, con i canali Cielo e Tv8. Nella logica di espandere i canali attraverso i quali diffondiamo i contenuti stiamo esplorando il mondo degli Ott (ovvero la tv in streaming, ndr) con Now Tv. Ma puntiamo anche a sviluppare partnership con tutte le società di tic: Vodafone, Tim, Fastweb, Wind». Il motto di Zappia è semplice: «Non puoi stare fermo in un mercato che non cresce, devi cercare nuovi confini dove espandere il fatturato. Noi competiamo sul mercato del tempo», chiosa. Un mantra che nell’era della digitalizzazione sta diventando comune a tanti capi azienda, se non altro perchè l’innovazione nei modelli di business che essa si trascina dietro sta abbattendo i tradizionali steccati tra i diversi comparti produttivi. Il mercato italiano della tv, del resto, è fermo anche per le scelte politiche che nel tempo hanno alimentato un duopolio di fatto, quello della Rai e Mediaset, ormai logorato da quegli stessi limiti che lo hanno nutrito per anni. «La nostra strategia resta sempre focalizzata sul cliente, del quale monitoriamo costantemente le esigenze e cerchiamo di assecondarle – aggiunge -. E sull’investimento nelle nuove tecnologie: la struttura di broadcasting dei nostri studi di San Donato a Milano è una delle più avanzate in Europa. Da questa sede viene distribuito il segnale su multipiattaforma (satellite, cavo, Sky Go su mobile phone) per le trasmissioni in Germania (dove il gruppo Sky è presente con Sky Deutschaland, ndr). E un centro di eccellenza europeo». E proprio questa la motivazione che ha spinto la società a ridimensionare le sede di Roma (con il complicato trasferimento di 300 persone e 6o vertenze di licenziamento aperte, anche se il personale del gruppo non è diminuito e ha raggiunto 4.7oo unità, con una crescita de119% in5 anni) dove era concentrata la produzione delle news 1124. «Abbiamo trasferito nella sede milanese la produzione delle news perchè qui avevamo l’infrastruttura di base sulla quale fare gli investimenti in tecnologia per impostare il nuovo Tg su un sistema multipiattaforma- raccontaZappia-. E stata una scelta puramente industriale. Perchè è così importante il SkyTg24? E il nostro biglietto da visita, il canale sul quale accogliamo il cliente e sul quaManager. Andrea Zappia, amministratore delegato di Sky Italia le si forma la nostra reputazione. Per il nostro business è cruciale, perchè caratterizza la nostra capacità di distinguerci e dà stabilita al nostro business». Sono gli abbonamenti a costituire lo zoccolo duro del fatturato di Sky Italia, cui contribuiscono per 2,5 miliardi, mentre il resto è garantito dalla raccolta pubblicitaria. IIbusi ness storico fa perno sull’acquisto dei diritti, soprattutto quelli sportivi e del calcio in particolare, che però costano sempre di più a fronte di margini sempre più sottili. «Ci saremo per l’asta dei diritti tv della Serie A nel triennio 2018/2021» attesa per fine anno, assicura Zappia. «E come potremmo non esserci? Siamo tra i maggiori finanziatori della Serie A». Per inizio 2018 è atteso anche l’esito dell’Opa che 21st Century Fox, controllata da Rupert Murdoch, ha lanciato sul gruppo Sky Plc di cui lo stesso Murdoch possiede 1139 per cento. «Fox è stato nostro azionista fmo a 3 anni fa. Siamo un paese che conosce bene – commenta Zappia-. Se l’operazione andrà in porto, penso che potrà aiutarci nel percorso di sviluppo intrapreso in questi anni».

 

(Nella foto, Andrea Zappia)