Antonio Dipollina: “Sirene”, con il fantasy cambia il pubblico di Rai1
C’ è sana follia, ma se si vuole depotenziare in futuro la dizione “pubblico tradizionale di Rai 1” ha senso passare da cose siffatte
Rassegna Stampa: Repubblica, pagina 62, di Antonio Dipollina
CANAL GRANDE
“Sirene”: con il fantasy cambia il pubblico di Rai1
IL TRITONE scappa a Napoli e finisce in una squadra di pallanuoto, le sirene lo inseguono da una spiaggia di sassi in quanto è l’ultimo che può proseguire la specie, finiscono nel bed and breakfast di un simpatico jazzista che dopo un po’ non ci capisce più niente mentre i colpi di scena, e di coda, si susseguono. E’ che tutto questo è su Rai1 e l’apice è quando la sirena madre — Maria Pia Calzone — trova uno spunto alla Gomorra, di cui era star, e definisce il fuggiasco “chell’tritone e’mm…”. Il problema di Sirene è quello di non spingere di più sul fantasy comico lasciandosi andare davvero. E alla fine il lavoro di Ivan Cotroneo e Monica Rametta lascia in primo piano i prevedibili congiungimenti tra umani e non-umane, usando come contrappunto (alla Boris) una soap orripilante che passa in tv e appassiona le sirene. C’ è sana follia, ma se si vuole depotenziare in futuro la dizione “pubblico tradizionale di Rai 1” ha senso passare da cose siffatte.
(Nella foto, un frame di “Sirene”)