Pubblicato il 23/10/2017, 11:33 | Scritto da La Redazione

La fiction salva Rai 1 dalla soporifera Domenica In

La fiction salva Rai 1 dalla soporifera Domenica In
Con il varietà della domenica pomeriggio che stenta a decollare è compito degli sceneggiati tenere alto l'onore (e l'auditel) della rete ammiraglia Rai. Così Alessandra Comazzi su "La Stampa".

Soporifera Domenica in. Per fortuna c’è la fiction

Rassegna stampa: La Stampa, di Alessandra Comazzi.

È come avere davanti due diverse Rai 1: quando c’è la fiction, la rete sta all’onor del mondo, i prodotti sono mediamente ben fatti, magari non innovativi ma nemmeno retrogradi; quando c’è l’intrattenimento, sembra che l’ammiraglia brancoli in un’incertezza totale di identità e di bersagli. Puntare ai vecchi, ai giovani, ai ricchi, ai poveri, ai tradizionalisti, ai referenti politici, agli antagonisti? Boh. Nell’incertezza, nascono programmi, quale la nuova Domenica in, dove nessuno dà fastidio a nessuno, come forse faceva Giletti, ma l’infastidito è il pubblico, che davanti a un programma-Re Travicello, alla Giuseppe Giusti («Volete la serpe che il sonno vi scuota? Dormite contenti, così, nella mota, per chi non ha denti è fatto a pennello, il Re Travicello») schiaccia il telecomando o spegne la tele.

È appena arrivato un direttore nuovo, Angelo Teodoli, conoscitore televisivo di lungo corso, magari qualcosa cambierà. Anche se il problema è l’intrattenimento in quanto tale: ormai il pubblico si intrattiene da solo con i social, o, in tv e sul computer, grazie alla fiction, telefilm, serie lunghe o brevi che siano. E qui, si diceva, anche Rai1 è un’altra cosa. Sarà perché i produttori esterni, dovendo stare sul mercato, sono obbligati a trovare autori che facciano gli autori e attori che attino, come direbbe Fiorello.

E dunque Sotto copertura – La cattura di Zagaria, che torna domani (stasera), regista Giulio Manfredonia, è girato con ritmo e professionalità; un ritmo tale e una oscurità dell’anima da non farlo nemmeno sembrare un prodotto Lux Vide. La storia di camorra è ispiratrice diretta ma non totale, Claudio Gioè, il commissario è sveglio e dolente, Alessandro Preziosi-Michele Zagaria non fa sconti al personaggio, nessuno può parlare di fascino del male. Resta che lui è un po’ troppo bello per suscitare legittima repulsione. Il pubblico ha apprezzato.

Sarebbe stata molto utile per trovare Zagaria la giovane profiler, tutta mestiere e trasgressione, protagonista di una nuova brillantissima serie francese su LaEffe (Sky 139), I colori del crimine. Sono quattro episodi tratti dai romanzi di Gilda Piersanti, scrittrice italiana che sta avendo grande successo in Francia per l’appunto, vivendo «entre deux», tra due culture. L’intrattenimento contemporaneo è questo.

 

(Nella foto Alessandro Preziosi)