Pubblicato il 17/10/2017, 19:30 | Scritto da Gabriele Gambini

Si accende Spike, canale maschile con Bobo Vieri, Jovanotti e Il Trio Medusa

Si accende Spike, canale maschile con Bobo Vieri, Jovanotti e Il Trio Medusa
Spike - La tv che spacca, è del Gruppo Viacom, si posiziona al numero 49 del DTT, accende la programmazione da domenica 22 ottobre. Punta a un pubblico maschile, ma lo fa in modo diverso rispetto a DMax e Alpha.

Spike-La tv che spacca, punta a una share tra lo 0,6% e l’1%, e si rivolge a uomini ironici, capaci di resistere allo stress quotidiano non prendendosi troppo sul serio

Toh! La contingenza riscopre l’esistenza del maschio. A dirla tutta, non era mai scomparso dai radar, solo un po’ anchilosato dal processo di decostruzione delle certezze virili imposto dal logorio della vita moderna. La mazzata definitiva – colta, ma pur sempre mazzata – l’ha data il filosofo della scienza Telmo Pievani, coadiuvato dal bravo Federico Taddia, che nel saggio Il maschio è inutile (Rizzoli), illustra l’evidenza scientifica del perché, per i maschietti, sia giunto il tempo di calare le braghe. Ma non tutto è da buttare nel tritacarne della Storia. La televisione lo sa, e sa anche che, nell’era del digitale terrestre e della tv profilata, il racconto degli uomini può diventare un affare redditizio. Ecco allora spuntare come funghi canali tematici dedicati alla metà testosteronica del cielo: Dmax, certo, e poi Alpha. Oggi arriva Spike, canale Viacom Italia. A differenza di Dmax e Alpha però, Spike non racconta l’uomo performante e belluino, che non deve chiedere mai. Racconta invece un uomo metropolitano spiritoso, forte, capace di non prendersi troppo sul serio.

Spike deriva da spikers, e gli spikers, letteralmente, sono quelli che sopravvivono allo stress. Magari ridendoci su. Sono gli Schwarzenegger che, deposta la spada di Conan il Barbaro, recitano a fianco di Danny De Vito ne I Gemelli e si autoperculano. Posizionato al numero 49 del telecomando, accende i riflettori alle 6 di mattina di domenica 22 ottobre, punta a una share, dice Andrea Castellari, A.D.Viacom Italia, tra lo 0,6% e l’1%, e presenta volti in linea col target proposto: Bobo Vieri – dopo la carriera calcistica sta riscoprendo una spassosa e cazzara nuova giovinezza sui social – sarà protagonista di un progetto ancora top secret, Francesco Pannofino farà da voce del canale per le prime settimane di lancio, i ragazzacci del Trio Medusa presenteranno Wipe Out – Pronti a tutto, show irriverente, eroico, cinico all’occorrenza.

E ancora. Siglata una partnership con la Jova Tv di Lorenzo Jovanotti. Non riguarderà solo la messa in onda di contenuti su Spike, ma anche su VH1, rete musicale free del Gruppo. Senza scordare una produzione originale intitolata Le Capitane, docureality sulle vite di cinque mogli di calciatori della Serie A. Già queste novità rendono Spike il canale più generalista dell’universo non generalista. Profilato, ma con ampio spettro. Specie perché, citando Sergio Del Prete, Direttore dei contenuti Viacom Italia, il progetto si articola su tre segmenti narrativi: Azione, Divertimento, Realtà. Significa action movie, factual, docu-reality, informazione.

Il versante Azione sarà presidiato da factual come Il Vendicatore di Case, da film come Dal Tramonto all’Alba, Black Hawk Down, The Beach, Wrong turn at Tahoe – Ingranaggio Mortale. Il Divertimento, dal già citato Trio Medusa, dagli spettacoli comici di Giobbe Covatta e Maurizio Battista (evidente la sinergia con Comedy Central), dai prank show locali e internazionali e dai film cult La rivincita dei Nerd, Dodgeball – Palle al balzo, Il Dittatore, Tropic Thunder, Idiocracy. Fino alla Realtà: notizie, con bollettini e un appuntamento quotidiano serale sul tema delle “good/fake” news, la vita dei poliziotti inglesi raccontata in Police Interceptors, il mondo dei tatuaggi di Ink Master, quello delle bevute mostruose di Bar da Incubo, attingendo dal portfolio anglosassone dell’azienda.

E se Paolo Romano, direttore generale di Viacom Pubblicità & Brand Solutions, dice: «Oggi possiamo contare su 15 canali, tra quelli dell’editore Viacom e quelli terzi di cui gestiamo la raccolta, ben distribuiti tra free e pay, ben bilanciati per generi e target, tutti altamente distintivi. Una grande opportunità per i nostri investitori, che possono contare su un’offerta e una proposta commerciale altamente competitive», si può azzardare a definire Spike un canale, in un certo senso, complementare a Paramount Channel. Paramount è un racconto di storie, Spike, un racconto di volti. Volti maschili, spiritosi, tatuati. Chissà che non conquistino una bella fetta di fanciulle.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Il Trio Medusa e le protagoniste di Le Capitane)