Pubblicato il 29/09/2017, 11:33 | Scritto da La Redazione

Vivendi -Tim: per il governo non è stata rispettato l’obbligo di notifica

Vivendi -Tim: per il governo non è stata rispettato l’obbligo di notifica
Il comitato "Golden power" formalizza la sua contestazione, che però è indirizzata alla società italiana e non a quella francese. Adesso i legali potranno spiegare in contradditorio le loro ragioni. L'ad Genish: dialogo con le istituzioni. Così Aldo Fontanarosa su "Repubblica".

Palazzo Chigi: “Telecom-Vivendi, non rispettato l’obbligo di notifica”

Rassegna stampa: La Repubblica, di Aldo Fontanarosa.

La conquista di Telecom Italia per mano dei francesi di Vivendi è viziata da un difetto di notifica. L’operazione non è stata notificata al governo: non tempestivamente, non in modo corretto. Per questo può arrivare una multa, tempo 90 giorni. A riferirlo sono fonti del governo. Il Comitato della Presidenza del Consiglio – chiamato ad applicare le norme speciali del “golden power” – ha chiuso dunque la sua istruttoria, che tiene banco da settimane.

Queste le sue conclusioni:
– primo, “sussistevano degli obblighi di notifica”;
– è partito, quindi, “il procedimento per l’eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria prevista” dalla legge 56 del 2012.

Ora Vivendi e Telecom Italia avranno modo di presentare la loro linea difensiva. Per questo, l’ammenda non arriverà prima di 90 giorni. Fonti di Telecom Italia anticipano la strategia dei legali del gruppo. Sostengono che:
– “non sussisteva alcun obbligo di notifica, non avendo Telecom Italia mai adottato alcuna delibera, atto o operazione che avesse per effetto una modifica della titolarità, del controllo o della disponibilità della rete di comunicazioni elettroniche”;
– “non sussisteva obbligo di notifica” anche perché Vivendi e Telecom battono bandiera europea, e comunitaria, e non sono certo imprese extra-Ue.

Fonti di Vivendi obiettano, infine, che la società francese non è destinataria della contestazione della Presidenza del Consiglio, indirizzata semmai alla sola Telecom Italia. Tesi che trova riscontro, a tarda sera, a Palazzo Chigi: «Il procedimento per l’eventuale irrogazione della sanzione pecuniara è stato avviato nei confronti di Telecom Italia». Questo, «per la violazione da parte della stessa dell’obbligo di notifica dell’acquisto da parte di Vivendi del controllo, dal 4 maggio 2017, degli attivi di Telecom Italia».

Tutto accade nel giorno in cui si insedia il nuovo ad di Telecom Italia, Amos Genish, che è stato però molto distensivo e diplomatico. Il nuovo numero uno – manager israeliano, classe 1960 – vuole «riportare l’azienda ai fasti che le competono, contribuendo in maniera determinante alla digitalizzazione del Paese e alla creazione della Digital Italy». Sostiene anche che il gruppo «avrà una collaborazione costruttiva con tutte le istituzioni e le autorità» del Paese.

 

(Nell’immagine il logo di Vivendi)