Pubblicato il 28/09/2017, 17:35 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Carlo Cracco: Masterchef? Non sono nostalgico, ma farà effetto

Video – Carlo Cracco: Masterchef? Non sono nostalgico, ma farà effetto
Riparte Hell's Kitchen Italia, da martedì 3 ottobre alle 21.15 su Sky Uno: lo chef, ai nostri microfoni, racconta le novità del programma e fa qualche considerazione su sé stesso e sul suo universo professionale.

Carlo Cracco: “A Hell’s Kitchen quest’anno abbiamo aggiunto un super duello finale”

L’ombra mefistofelica di Carlo Cracco si staglia dietro il cartellone di Hell’s Kitchen Italia e anche per la quarta stagione della trasmissione la considerazione è la stessa: il diavolo non è così brutto come lo si dipinge. Nel suo caso, poi, il diavolo fa sia le pentole, sia i coperchi. E pure i coperti. Il format che nella versione internazionale ha dato popolarità a Gordon Ramsey torna su Sky Uno da martedì 3 ottobre alle 21.15 per otto puntate, per la prima volta prodotto da Dry Media.

Parlando di talent show gastronomici, Hell’s Kitchen è tra i più longevi al mondo. Esiste dal 2005, resiste con piccoli accorgimenti progressivi, intercettando lo zeitgeist televisivo. Con una novità che rende la versione italiana inedita rispetto alle altre: «I due peggiori concorrenti di ogni episodio, per restare in gara, si sfideranno in un duello che consiste nel seguire le mie mosse in cucina, tenendo il mio ritmo durante la preparazione di una ricetta misteriosa», dice Cracco ai nostri microfoni.

Non scordando i capisaldi del programma: 14 cuochi professionisti, 7 maschi e 7 femmine, divisi in due squadre, affilano i coltelli vivendo l’esperienza in batterie da grande ristorante. Con Cracco in versione giudice/sergente di ferro, Sybil Carbone (finalista della prima stagione), Mirko Ronzoni (vincitore della seconda), e il maitre Luca “Luchino” Cinacchi a dirigere le squadre e gestire la sala. Chi vince si aggiudica il titolo di Executive Chef di uno dei ristoranti JW Marriott Venice Resort Spa presso l’Isola delle Rose, a Venezia.

«Vincere è una questione di resistenza, soprattutto di concentrazione, oltre che di talento», precisa lo chef veneto, «Il programma ha un forte impatto emotivo, offre ai concorrenti l’opportunità di confrontarsi e di migliorare le proprie qualità. Ai miei tempi, occasioni del genere non erano nemmeno pensabili». Tra gli ospiti di questa stagione, Mister Fabio Capello, l’attore Fortunato Cerlino, Manuel Agnelli e lo chef Wicky Priyan. Di volta in volta, assisteranno Cracco nel valutare i partecipanti. Ma anche se il programma è Craccocentrico, lo chef non lo considera il format in cui sublimare il suo stile: «Il mio format sarà il nuovo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, lì c’è la rappresentazione estetica e pratica del mio universo professionale». Benché molti fan abbiano iniziato a conoscerlo soprattutto per il suo ruolo a Masterchef: «Mi farà uno strano effetto guardare Masterchef da spettatore. Conosco Antonia Klugmann, la nuova giudice, è brava. Non sono nostalgico, però. Le uniche cose di cui potrei avvertire la nostalgia sarebbero i miei figli, la mia compagna e il mio lavoro».
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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Carlo Cracco)