Francesca Fialdini: La vita in diretta la mia grande occasione
Fialdini e La vita in diretta: “Una grande occasione, ma sono circondata da invidie”
Rassegna stampa: Corriere della Sera, Chiara Maffioletti.
Quando hanno proposto a Francesca Fialdini di condurre La vita in diretta, la sua prima risposta è stata: «Vi state sbagliando». Fialdini debutterà da questo pomeriggio al fianco di Marco Liorni alla guida del programma di Rai1. «È una cosa che non avevo messo in conto. Per questo la prima reazione è stata far presente che c’erano sicuramente figure più adatte e qualificate in azienda. Mi è stato risposto che La vita in diretta cambierà, che avrà tanti elementi nuovi e che secondo loro ero la persona più giusta. Speriamo abbiamo visto bene». La sfida di «fare informazione di qualità con un taglio popolare è nella ricerca di un linguaggio giusto. Dovrò mettermi più in gioco come persona, dovrò far sgretolare il muro che ogni giorno mi porto dietro».
Costruire dei muri per «tutelarsi». Per una donna giovane e bella, ogni passo in avanti nella carriera è spesso accompagnato da bisbigli e sorrisini nei corridoi. È andata così? «Avverto un certo pregiudizio: sono la conduttrice di Vita in diretta più giovane di sempre, c’è l’eco di un “Eh sì, però è raccomandata. Eh sì, chissà cosa ha fatto…”. Ne soffro molto. Non so cosa ci sia dietro queste chiacchiere, forse l’invidia, forse qualcuno voleva questo posto? Ma essere colpita ingiustamente fa male: devi sempre dimostrare qualcosa in più, non si è mai abbastanza qualificate, come se un percorso alle spalle tu non ce l’abbia».
Ma un lato positivo lo trova comunque: «Mi fa capire meglio quello che vivono tante donne nei loro posti di lavoro e mi spinge a parlare di loro in un modo più moderno. Superando i cliché con cui siamo state rappresentate finora. Lo faremo molto di più all’interno del programma. Così come ci sarà più spazio per il web, con uno schermo che sarà come una grande finestra sempre aperta su quel mondo». Nel talk, ci sarà una maggior attenzione «al racconto del Paese, specie nelle storie che arrivano dalla provincia». E la cronaca nera? «Toglierla sarebbe un errore. Tutto sta come trattarla, senza indugiare sui particolari ma portando avanti un dibattito che chiarisca le idee». Nei salotti spesso sono sotto accusa i toni, troppo alti. La cosa non la spaventa «perché con me ci sarà Marco Liorni: è un punto di riferimento, ho tanto da imparare. Non ci conosciamo bene ma è sempre carino, sorridente… non trovo differenze tra come si presenta in onda e come è nella vita quotidiana, e questo lo rende vero».