Pubblicato il 25/08/2017, 19:34 | Scritto da Compost

Spot Tv: Alitalia e il non senso del pudore e dell’opportunità

Spot Tv: Alitalia e il non senso del pudore e dell’opportunità
La compagnia di bandiera i casa nostra per tutta l’estate ha mandato in rotazione le pubblicità con italiani illustri protagonisti, senza il minimo riferimento alla tragica condizione economica-finanziaria.

Lo spot tv di Alitalia è stato realizzato dall’agenzia TBWA

È vero, che, anche se sta attraversando una crisi profonda, che potrebbe essere l’ultima, Alitalia non può permettersi di non fare pubblicità, soprattutto in pieno periodo di vacanze. Ma perché fare una pubblicità gnorri? Per gnorri, non intendo chissà quale oscuro strumento della pubblicità, ma proprio il tipico atteggiamento (italiano?) di far finta di niente. Ed è proprio quello che sembra voler fare Alitalia in questo spot tv.

Com’è possibile infatti pensare che qualcuno ignori quello che a tutti è noto della compagnia di bandiera italiana, da chi, suo malgrado, la utilizza a chi ne legge le traversie economico finanziarie e sindacali ormai da decenni? Eppure qualcuno ci deve essere, perché altrimenti non si spiega la campagna pubblicitaria attualmente in corso, che ha come protagonisti italiani di successo: Oscar Farinetti di Eataly, l’onnipresente chef Antonino Cannavacciuolo, gli attori Carolina Crescentini, Carmine Buschini e Mirko Trovato, la cantante Valentina Parisse e il conduttore Fabrizio Frizzi.

L’italianità era forse l’ultima carta da giocare, perché se per Farinetti e Cannavacciuolo è sinonimo di successo nel mondo, non si può dire lo stesso per Alitalia, che, tra l’altro, non è più nemmeno del tutto italiana né nell’azionariato, né nello styling del personale di bordo (una sorta di fusion che ha destato non poche polemiche). E non basta che una persona autorevole parli di cura nei dettagli e di qualità del servizio perché il vissuto cambi nella percezione delle persone. La pubblicità è uno strumento che può essere potente, ma non così tanto e soprattutto non funziona così.

Quale potesse essere l’alternativa a questo tipo di comunicazione non lo so, perché il problema, va detto, è veramente difficile da risolvere. Purtroppo, però, quello che arriva al telespettatore da questi spot tv, anche a causa della scenografia un po’ bulgara, ha un sapore che si avvicina più al «volate Alitalia e dateci (gli) una mano»,  che non al «c’è sempre un motivo per volare con noi». Insomma, una cosa alla Totò: «Vota Antonio, vota Antonio».

GUARDA LO SPOT TV

Brand: Alitalia

Agenzia: TBWA

Casa di produzione: Palomar

Regista: Volfango De Biasi

 

Compost

 

(Nella foto Antonino Cannavacciuolo nello spot tv Alitalia)