Pubblicato il 10/08/2017, 10:00 | Scritto da La Redazione

Da Csi: Cyber a Mr Robot: la paura del lato oscuro della tecnologia

Da Csi: Cyber a Mr Robot: la paura del lato oscuro della tecnologia
Anche se viviamo nel sogno della società trasparente da tempo la serialità americana, da Mr.Robot a Csi, non è insensibile alle inquietudini che nascono da Internet. Così Aldo Grasso sul "Corriere della Sera".

Anche se viviamo nel sogno della società trasparente da tempo la serialità americana, da Mr.Robot a Csi, non è insensibile alle inquietudini che nascono da Internet

Rassegna stampa: così Aldo Grasso sul Corriere della Sera

A leggere le pagine di politica estera (come se non bastassero quelle che parlano di noi) si sta male. The Donald minaccia Ciccio Kim: «È meglio che la Nord Corea non minacci ulteriormente gli Stati Uniti. Altrimenti faranno i conti con le fiamme e una furia che il mondo non ha mai visto prima d’ora». Ma la preoccupazione più grande arriva dagli attacchi cibernetici messi in atto dalla Russia. Mosca ha ultimamente elaborato una dottrina strategica basata sull’informatica e non più sulle cellule dormienti, come in The Americans ai tempi della Guerra Fredda: dai «malware» mascherati da antivirus al «doxing» per diffondere quanto catturato dagli hacker fino ai sofisticati «botnet» che si infiltrano nei sistemi come dei cavalli di Troia, per carpirne ogni informazione e trasmetterla al «master».

Da tempo, la serialità americana non è insensibile a queste nuove inquietudini. Penso a Csi: Cyber, che è durata però solo due stagioni. A Quantico, Virginia, una squadra speciale dell’Fbi, la Cyber Crime Investigation, lavora su casi che coinvolgono il web «invisibile». Penso a Covert Affair. Penso ai toni apocalittici di Black Mirror, dove le tecnologie si evolvono in modo molto più rapido dei loro utilizzatori. Penso soprattutto a Mr Robot, la serie che più di ogni altra ha saputo trasmetterci l’angoscia che riguarda i temi della sicurezza informatica. L’unico modo che il protagonista, Elliot Alderson, un esperto di computer che lavora per una ditta di cyber-security, ha di interagire con gli altri è l’hackeraggio: entrare nei loro computer per cavarne le vite segrete. Penso infine a un documentario di Alex Gibney, Zero Days, sulla cyberwar, su un malware utilizzato come arma offensiva, il passaggio dalla guerra analogica a quella digitale… Viviamo nel sogno della «società trasparente», ma il lato oscuro della tecnologia la rende così fragile da suggerirci una visione panica della rete.

(nell’immagine, una scena di Mr.Robot)