Pubblicato il 31/07/2017, 10:34 | Scritto da La Redazione

Giletti che fa? Mediaset e La7 spettatori interessati

Giletti che fa? Mediaset e La7 spettatori interessati
Per il giornalista Rai, "epurato" dal direttore generale Mario Orfeo, sembra non esserci più posto a Viale Mazzini, Mediaset e La7 accoglierebbero a braccia aperto lui e il suo programma, l'Arena. Così Antonella Luppoli su "Libero Quotidiano."

La rivincita di Giletti: accordo con Mediaset, rifarà L’Arena

Rassegna stampa: Libero Quotidiano, di Antonella Luppoli.

É il giallo dell’ estate. Quello che appassiona i teledipendenti. Da settimane, tutti siamo lì a chiederci: ma quindi dove andrà Massimo Giletti? La certezza pare sia una sola: farà di nuovo L’ Arena e non in viale Mazzini.

Infatti, in Rai non c’ è più spazio per il talk show sbanca ascolti. Lo ha detto, senza mezzi termini, il direttore generale Mario Orfeo alla presentazione dei palinsesti a Milano. In quell’ occasione, il dg ha illustrato anche l’ offerta fatta a Giletti – 12 prime serate di intrattenimento e una serie di reportage speciali – che però sembra non aver scaldato il cuore del conduttore.
Come riportato da Il Fatto Quotidiano, giovedì davanti al consiglio d’ amministrazione Orfeo avrebbe detto «Davanti a questa offerta, Giletti non ci ha fatto sapere più nulla. Quindi, per quanto ci riguarda l’ offerta è scaduta». Sarebbe questo quindi il tempo del divorzio. Il longevo matrimonio tra il giornalista e la tv di Stato sarebbe giunto al capolinea, nonostante lui sia stato fedele a Mamma Rai ancor più di quanto non lo sia stata Penelope a Ulisse. Un amore a senso unico dal 1994 fino a oggi.
Ma i sentimenti spesso intorbidiscono i giudizi e così ci affidiamo ai calibrati numeri, sempre specchio della verità. L’ Arena raccoglieva davanti alla tv oltre 4 milioni di telespettatori ogni domenica, per uno share che si aggirava puntualmente intorno al 21%.

Una trasmissione di qualità? Un confronto populista? Toni troppo accesi? Vero servizio pubblico? Su L’ Arena è stato detto tutto e il contrario di tutto. A prescindere da ogni considerazione e vagliate le cifre, il programma sembrava godere di ottima salute. Tra l’ altro era prodotto con risorse interne, quindi non aveva costi elevati, e rendeva bene in termini di raccolta pubblicitaria (il programma raccoglieva intorno agli 8 milioni di euro tra spot e promozioni, secondo il sito spotandweb.it).

A questo punto si aprirebbero per Giletti un paio di strade. La prima, un po’ tortuosa, porta a Cologno Monzese. Da giorni si rincorrono voci che vorrebbero il conduttore vicino al mondo Mediaset, si dice infatti che sia stimato da buona parte dei vertici del Biscione. Qualcuno addirittura azzarda che per lui ci sarebbero sul tavolo la prima parte di Domenica Live e alcune prime serate musicali. L’ offerta parrebbe allettante ma nessuno conferma o smentisce a tal proposito. Certo, se così fosse Cristina Parodi avrebbe molto da faticare con la nuova Domenica In. Ma questo in viale Mazzini lo avranno calcolato. Di ufficiale sulla trattativa tra Giletti e Mediaset però non c’ è nulla. Anche perché potrebbe essere aperto anche un secondo varco.

Quello che porta diritto-diritto al 55 di Corso Magenta a Milano dove, secondo Dagospia, Giletti sarebbe stato avvistato ieri mattina per la seconda volta in pochi giorni. Il conduttore infatti potrebbe pensare di entrare nella squadra di La7 dove, tra gli altri professionisti, ritroverebbe il suo maestro Giovanni Minoli. La conditio sine qua non per approdare sul settimo tasto del telecomando sarebbe poter fare L’ Arena, appunto.

Ci riuscirà? Una ventina di giorni fa circa, il patron Urbano Cairo aveva detto pubblicamente: «Giletti? Lo stimo molto». E pure il neodirettore Andrea Salerno gli aveva fatto eco sottolineando: «A La7 c’ è sempre posto per chi è bravo».
C’ è chi giura che a tenere in sospeso l’ accordo sia il mancato incontro, almeno per ora, tra domanda e offerta. Ma i soldi non sempre sono tutto. A volte, per fortuna, la dignità conta di più. E forse, per qualcuno, non è in vendita.

(Nella foto Massimo Giletti)