Pubblicato il 17/07/2017, 19:35 | Scritto da Tiziana Leone

Video – Cesare Bocci: La fiction su Borsellino è necessaria per i giovani

Cesare Bocci nei panni di Paolo Borsellino

Molto più veritiera di una fiction, molto più incisiva di un documentario, Adesso tocca a te la docufiction su Paolo Borsellino, diretto da Francesco Miccichè autore della sceneggiatura con Sandrone Dazieri e Giovanni Filippetto in onda su Raiuno mercoledì in prima serata in occasione dei 25 anni dalla morte del giudice, racconta attraverso immagini dell’epoca, testimonianze, foto, ricordi e l’interpretazione di un bravissimo Cesare Bocci la vicenda umana e civile del giudice Borsellino ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992 in via D’Amelio, insieme agli agenti della sua scorta.

Il perno intorno cui ruota l’intero racconto è la testimonianza di Antonio Vullo, unico agente sopravvissuto all’attentato, ancora oggi pronto a chiedere giustizia e a sollevare dubbi su quanto fatto fino ad oggi. «Borsellino era l’uomo giusto per cambiare la Sicilia e la nostra nazione – ha spiegato Vullo – Vivo un inferno quotidiano e purtroppo l’ho trasmesso alla mia famiglia e questo mi fa stare ancora peggio. Questo racconto è un documento davvero unico, che mi ha toccato molto».

E se i vertici Rai dal direttore generale Mario Orfeo al Presidente Monica Maggioni hanno assicurato che l’attenzione non calerà mai su queste tematiche sociali «anche quando non ci sarà un anniversario importante da raccontare», Bocci non teme troppo il confronto con un uomo così importante. «Se gli somigliassi anche un decimo per la sua moralità – dice – Sarei l’uomo più felice del mondo». Perfetto nel ruolo di Borsellino l’attore ricorda in questa intervista a TvZoom quei terribili giorni degli attentati.

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Tiziana Leone

 

(Nella foto Cesare Bocci)