Pubblicato il 29/06/2017, 11:32 | Scritto da La Redazione

Mediaset: è ancora scontro con Vivendi, ma occhio a Telecom

Mediaset: nuova causa a Vivendi Ma sui diritti del calcio apre a Tim

Rassegna stampa: Corriere della Sera, di Federico De Rosa.

Mediaset non arretra di un passo e, semmai, avanza nella battaglia legale con Vivendi aprendo un nuovo fronte. «Poche settimane fa abbiamo nuovamente citato in Tribunale Vivendi per violazione contrattuale, concorrenza sleale e violazione della legge sul pluralismo televisivo», ha detto ieri il residente del Biscione, Fedele Confalonieri, aprendo l’assemblea dei soci. La nuova denuncia arriva dopo la decisione dell’AgCom di dichiarare illegale il possesso da parte di Vivendi del controllo di Tim e di un quota qualificata (il 28,8%) di Mediaset, imponendo ai francesi — che hanno fatto ricorso al Tar — di risolvere il conflitto.

«A posteriori abbiamo capito che l’obiettivo di Vivendi era, certamente fin dall’inizio, quello di entrare in Mediaset dalla porta di Premium per poi scalare la società. Non si può non vedere un piano preciso», ha spiegato Confalonieri ai soci, tornando ad accusare la società presieduta da Vincent Bolloré di aver danneggiato Mediaset decidendo di non comprare più la pay tv: «La rottura ha segnato in modo profondo il 2016 e distrutto tutto il valore potenziale che sarebbe nato dalla combinazione di due grandi aziende di comunicazione».

La porta di Mediaset continua quindi a restare chiusa per i francesi. Le cause vanno avanti e dopo il deposito della nuova citazione il giudice ha spostato al 19 dicembre la prima udienza per valutare se unificare tutte le cause. Nel frattempo l’assemblea dei soci ha approvato la «blindatura» del gruppo autorizzando un bay back sul 10% del capitale del Biscione. Il via libera è arrivato nel giorno in cui in assemblea è spuntato il fondo attivista Amber, con il 2,5%, che si è fatto sentire subito chiedendo un cambio di management e un taglio dei costi di gestione, in particolare sul consiglio «costato in 4 anni 62 milioni».

Il gruppo di Cologno intanto va avanti secondo le linee previste dal piano strategico al 2020. Su Premium «faremo il possibile per riportarla in equilibrio» ha assicurato Confalonieri, confermando l’interesse per l’asta autunnale dei diritti tv della Serie A, «parteciperemo con l’obiettivo di ottenere la migliore offerta televisiva calcistica per i tifosi italiani». I il ceo di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, ha aperto a possibili alleanze con Tim: «All’ipotesi di un accordo che faccia gli interessi delle due società, con magari i diritti spartiti sulle diverse piattaforme distributive, dico perché no!». Berlusconi ha anche accennato alla possibilità di un’intesa con Sky ricordando che «in passato ci siamo scambiati i diritti, e la cosa ha portato benefici a entrambi».

Nel piano strategico rientra anche la crescita all’estero. «Non si escludono acquisizioni — ha affermato il presidente — o partnership così come cessioni di attività non più core». Confalonieri si è inoltre detto «disponibile a ragionare con altri operatori» pre un riassetto di sistema sulle torri.

(Nella foto Pier Silvio Berlusconi)