Pubblicato il 28/06/2017, 19:32 | Scritto da Tiziana Leone

Palinsesti Rai: un giorno tra dottorandi, Mika e Alberto Angela

Alla presentazione dei palinsesti Rai a Milano i più gettonati dai ragazzi sono stati Mika e Alberto Angela, anche se qualcuno l’ha chiamato Piero

Ci sono le lauree alla Statale. E anche la presentazione dei palinsesti Rai. A dividere le due parti non è solo l’età, ma anche una sottile striscia di carta bianca e rossa che serve a delimitare l’area da cui i giovani dottorandi dovrebbero restare off limits. Solo che i giovani off limits non ci stanno. Hanno in testa le corone di alloro, vedono Alberto Angela che compare all’orizzonte: «Oddio, c’è Piero Angela, no è quell’altro», sono giovani, magari non sanno nemmeno che da giorni su Albertone Angela si consuma una guerra contrattuale, che avrebbe potuto portare il divulgatore su altre reti, lontano dalla tv di Stato.

D’altronde i laureandi di oggi non hanno neanche idea di cosa fosse Superquark. «Ti prego, ti prego, puoi farti una foto?». Fuori gli smartphone, click, foto, Instagram, Facebook, Twitter. Angela è già fuori dalla stratosfera. Altro che palinsesti. Solo Mika riesce a rubargli la scena. Lui, così educato, cortese, sorridente, stretto nel suo abito dandy fiorato si concede alle interviste, alle foto, mentre intorno a lui si muove un sottobosco di addetti stampa agitati più per vocazione che per necessità.

Si ride, si chiacchiera, si scherza, inutile chiedere a un Bruno Vespa che passa da quelle parti un commento sul contratto di Fazio: «Ti pare che rispondo». Non si sa mai, magari ci diventa un eversivo. Per la cortesia di Fabrizio Frizzi c’è sempre uno stuolo di signore che non ha il coraggio di dargli del tu: «Mi scusi, ci possiamo fare un selfie?». Passano i direttori di rete, Daria Bignardi, vestito a pois bianchi e neri, Ilaria Dallatana vestitino a rombi rossi, outift con stacco di gamba “vedo-non vedo, ma sono sempre un direttore di rete”.

Strette di mano, sorrisi di cortesia, vino bianco e il cielo di Milano che comincia a scurirsi. Spunta Fiorella Mannoia, sta da una parte, spersa in questo mondo di televisionari, lei che invece canta. Ma la domanda è: dov’è Fazio? Arriva, arriva. Con calma, quando sono tutti in sala, le luci quasi spente, la conferenza che sta per partire, il direttore generale Mario Orfeo che sta per salire sul palco e Fazio che entra, seguito a vista da Beppe Caschetto. Seconda fila per lui. Sa che sono tutti lì per lui. Aspettano che l’oracolo parli. Che dica qualcosa di sinistra. E lui lo fa.

Si siede su uno sgabello sul palco, invitato dal direttore generale, racconta che tutti questi attacchi sono stati insopportabili, una decina di minuti e la pratica è sbrigata. «Ma nessuno c’ha fame?», insiste Orfeo. A quanto pare no. Ci sono le domande su Fazio, Massimo Giletti, l’assente Carlo Conti, poi c’è da sapere del Festival di Sanremo, di Paolo Bonolis, di Cristina Parodi. «Ma nessuno c’ha fame?», insiste Orfeo. Direttore, noi saremmo venuti qui per lavorare, seguirà buffet magari un’altra volta.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Mika)