Pubblicato il 28/06/2017, 16:34 | Scritto da Andrea Amato

Palinsesti Rai: apologia di Fazio, spariscono Giletti e Gialappa’s

Ilaraia Dallatana, direttrice Rai 2: “La Gialappa’s non è nei palinsesti Rai perché stiamo trattando il loro rinnovo”

«È la mia presentazione dei palinsesti Rai e probabilmente anche l’ultima», così il nuovo direttore generale di viale Mazzini, Mario Orfeo, ha stemperato il suo debutto nel presentare l’offerta Rai per la nuova stagione. Nelle sale dell’Università Statale di Milano poco fa si è svolta la difesa strenua dell’operazione Fabio Fazio, dopo mesi di polemiche sul tetto dei compensi alle star della tv di Stato, culminata con il rinnovo del contratto a 11,2 milioni di euro per 4 anni.

«Ho la ferma convinzione che perdere talenti sarebbe stato un colpo al cuore dell’azienda. Quella di Fazio è una scelta che difendo ancora più di ieri, contro attacchi colmi d’ipocrisia. Il nostro obiettivo è moltiplicare e valorizzare i nostri artisti», ha detto Mario Orfeo, nominato dg in fretta e furia dopo l’impallinamento di Antonio Campo Dall’Orto. Valorizzare anche i 13mila dipendenti, che tutti citano come se fosse un plus, mentre i competitor ne hanno meno di un terzo e non pagati con soldi pubblici. E giusto per valorizzarli, la regia dell’evento di oggi è stata affidata a un service esterno. Misteri dei palinsesti.

L’ex numero uno Rai, un anno fa, aveva stravolto il linguaggio della presentazione dei palinsesti e aveva colpito per la visione, anche intellettuale, del futuro dell’azienda, dando la sensazione che una vera rivoluzione sarebbe stata possibile. In soli 12 mesi, però, quella visione è stata mortificata e abortita sul nascere. Lo stile di Orfeo è molto più ruvido e asciutto, da buon giornalista è più abituato alla sintesi, e poi è al comando da troppo poco tempo e con una data di scadenza abbastanza certa: le elezioni e quindi le nuove nomine. Soprattutto in caso di sconfitta di Matteo Renzi.

Per il resto le parole chiave sono le stesse: innovazione, media company, cultura, bellezza e informazione integrata nelle linee editoriale delle reti Rai. Puntuale, in conferenza stampa, anche il ringraziamento ai suoi predecessori, con cui ha lavorato da direttore del Tg1, Campo Dall’Orto appunto e Luigi Gubitosi.

Le poche notizie erano già state anticipate da TvZoom: il gameshow pomeridiano di Rai 1 e l’incertezza della permanenza di Massimo Giletti in Rai. A cui si somma anche il futuro, altrettanto incerto, della Gialappa’s Band: «Hanno ottenuto in due anni ottimi risultati e per questo il mercato è tornato a corteggiarli. Stiamo trattando il loro rinnovo da cui dipenderà ovviamente la riconferma di Rai dire Nius», ha specificato Ilaria Dallatana, direttrice di Rai 2. Però allora non si capisce perché la scelta di toglierli da Quelli che il calcio… Strano modo per corteggiarli. Misteri dei palinsesti.

Tornerà in onda Roberto Benigni, anche se non si sa a fare cosa, e Paola Perego dopo il “castigo”. Sul Festival di Sanremo, invece, nessuna notizia: «È ancora prematuro», ripetono in coro Orfeo e Andrea Fabiano, direttore di Rai 1, anche se di solito di questi tempi già si sapeva tutto. Misteri dei palinsesti.

Per tornare all’incognita Massimo Giletti, Orfeo ha detto: «Abbiamo cancellato l’Arena per diversificare l’offerta, ma gli abbiamo proposto una serie di serate musicali, il sabato sera di Rai 1 e i reportage che tanto ama. Aspettiamo una sua risposta». Giletti è in un cul de sac, perché al momento non ha altre offerte, quindi potrebbe decidere di stare fermo un anno o accettare le briciole proposte da Orfeo. È però molto strano che nel diversificare l’offerta si sia deciso di cancellare un programma che faceva oltre il 20% di share, mentre si è deciso di raddoppiare In mezzora di Lucia Annunziata, che non arriva all’8%. Misteri dei palinsesti.

 

Twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto Mario Orfeo)