Pubblicato il 08/06/2017, 18:32 | Scritto da Tiziana Leone

4 Mamme: nulla in confronto alle temibili chat di classe

4 Mamme: nulla in confronto alle temibili chat di classe
Basta entrare in una qualsiasi chat di classe per rendersi conto che nessuna finzione potrà mai superare la realtà. Anche se il programma di FoxLife mostra molto bene l'inevitabile lato oscuro di ogni mamma.

Dopo la recensione dell’unico ventenne di TvZoom, questa settimana l’unica madre di redazione ha guardato 4 Mamme. Ma ne è uscito un grido d’allarme

Già in 4 Matrimoni era emersa tutta la sadica cattiveria femminile, fondata su una competizione agguerrita non tanto per vincere il viaggio di nozze promesso, ma per dimostrare alle altre tre di essere le più brava e organizzare le proprie nozze da sogno. Con 4 Mamme siamo entrati nel trionfo della perfidia, nell’apoteosi della critica, «nell’oddio poverina non si può, ma che te pare, io non lo farei mai con mia figlia, povera bambina cresce viziata, povero bambino si vede che non gli va».

Ma basta entrare in una qualsiasi chat di classe per capire che il mondo delle mamme ha sfaccettature talmente infinite, che signore mie che fate tv con le vostre bambine da sogno lasciate stare: la realtà è molto più crudele. Le 4 Mamme di FoxLife si massacrano a vicenda, si guardano schifate, si lanciano frecciate al vetriolo. Brave. Applausi.

Ma avete presente quando in classe bisogna anche solo raccogliere i soldi per il regalo alle maestre? «Prendiamo la borsa equosolidale. No troppo cheap. No guarda che cheap manco per niente, i soldi vanno a una cooperativa per mamme disagiate. Perché noi invece stiamo messe meglio. Allora alle maestre facciamo una collana, c’è una madre di classe che è bravissima a farle. No, io preferire andarle a comprare in un negozio. Perché, che c’hai contro le mie collane? Non mi sembrano adatte, sono di bronzo, hai mai visto le maestre portare collane di bronzo? Quella di matematica sì. No a quella di matematica il regalo per favore non lo facciamo, è una pazza isterica, ha rovinato mio figlio. Con mia figlia è sempre stata gentilissima. A me sembra un’isterica. Vabbè ma quanto vogliamo mettere a testa? Dieci euro. State scherzando? Facciamo quindici. Forse non hai il senso della misura io più di cinque non metto. Ho già pagato il Pof (Piano dell’Offerta Formativa). E la gita di classe. E allora io che ho portato la carta igienica tutto l’anno? No guarda che la carta non c’era. Ma le hai sentite le bambine quando tornano a casa? Mamma ho trattenuto tutto il tempo la pipì perché non c’era la carta e i maschi fanno la pipì sul bordo. Mio figlio non fa la pipì sul bordo. Nemmeno il mio. Il mio è talmente educato che si siede. Rischia pure di passare per gay, talmente la fa dentro.

Ma tuo figlio non era quello che ha portato a scuola una boccetta di pipì al corso di scienze? A proposito poi la preside vi ha più convocato? No, quello era un altro ma visto che io sono educata non dico chi è. No ma dillo pure, qua siamo tutte persone civili. A proposito di civiltà qualcuno ha preso per sbaglio, dico per sbaglio, il fidget spinner di mio figlio? Quello comprato su Amazon non dai cinesi sotto casa. Perché che c’hai contro i cinesi? No niente, dico solo che io non compro le cose dai cinesi perché sono poco sicure. Io dai cinesi ci compro tutta la cancelleria per mio figlio, mica vado da Vertecchi, te pare. Perché che c’hai contro Vertecchi? Un quadernone di Vertecchi costa quanto dieci Uniposca dai cinesi. Io gli Uniposca non li compro, sono nocivi. Allora non permetti a tua figlia di fare lo slime? Lo sapete che lo slime è nocivo, è uscito un articolo su Internet. Perché tu ti fidi di quello che dicono su Internet? Non hai letto dei ragazzini che si suicidano della Blue Whale? Ah non era la pubblicità di Zoomarine? Comunque da Zoomarine faccio la festa di mio figlio la prossima settimana, se mi date le adesioni mi fate una cortesia. Lì c’è abbastanza spazio vero? Sì perché? Perché così tuo figlio che a ogni festa si lancia per terra per fare la breakdance ha lo spazio necessario, senza distruggere i saloni altrui. Cara, se hai 270 metri quadri di casa per fare le feste, non puoi chiedere poi ai bambini di stare fermi.

A proposito ma la festa di fine scuola dove si fa? Io direi in un posto dove c’è spazio per correre, dove fanno la pizza. Io sono allergica alla pizza e mio figlio è intollerante al glutine. Allora facciamolo in un posto all’aperto dove c’è un po’ di tutto. Mia figlia non mangia lattosio. Io sono vegana. Sì ma quanto costa? Direi che più di quindici euro a testa non si può fare. Facciamo dieci e chi è intollerante si porta la pizza da casa. Portatela te la pizza da casa, ah scusa tu sei quella che vive nella casa del portiere. Comunque la cena è per mercoledì prossimo. Io non posso. Io sì. Mio marito no. I bambini hanno la riunione Scout. Vabbè chi c’è c’è. Non si può trovare una data che vada bene a tutti. Ma perché si scelgono sempre e solo le date che vanno bene a te? Io mi adatto. Perché io no? Invitiamo anche le maestre? Per forza, è l’ultimo anno, quelle dell’altra sezione le invitano. Mica possiamo passare per delle peracottare. Ma loro dell’altra sezione l’hanno fatto già il regalo alle maestre? Ovvio, loro sono sempre perfette. Che poi come fanno ad arrivare col tacco 12 alle 8 di mattina? Si vede che poi vanno in ufficio. Perché che c’hai contro quelle che non lavorano? Hai mai provato a stare a casa tutto il giorno con tre figli? Ah già te ne hai solo uno. Signore scusate, quindi, che regalo facciamo alle maestre?

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Flavio Montrucchio e Georgia Luzi)