Pubblicato il 04/06/2017, 16:06 | Scritto da La Redazione

Contro il terrorismo, il Live Aid dei ragazzini

Contro il terrorismo, il Live Aid dei ragazzini
Il terrore non ferma la musica. Così su Repubblica.

Si tiene stasera allo stadio di Manchester il concerto “One Love Manchester” in ricordo delle vittime del recente attentato. In Italia il concerto sarà trasmesso dalle 19:55 su Rai 4, Rai Radio Due, Rtl, Mtv e Super!, mentre dalle 20:35 su Rai 1

 

 

Rassegna Stampa: Repubblica, pagina 11, di Ernesto Assante ed Enrico Franceschini

 

Contro il terrorismo, il Live Aid dei ragazzini

 

Con il Live Aid dei ragazzini ora il pop si scopre impegnato

 

IL TERRORE non ferma la musica. Non si è fermata a Nurburgring, per il festival Rock am Ring che è ricominciato ieri dopo essere stato sgombrato per la minaccia di un attentato. Non si è fermata a Manchester, dove stasera andrà in scena il più grande concerto pop di tutti i tempi, per ricordare le vittime dell’attentato del 22 maggio e raccogliere fondi per le famiglie. Il concerto sarà trasmesso in 43 paesi, Cina compresa, e andrà in streaming in tutto il mondo. Il che vuol dire che con ogni probabilità supererà il record di Live Aid (l’evento organizzato in diverse città da Bob Geldof e Midge Ure per raccogliere fondi contra la carestia in Etiopia) nel 1985, coinvolgendo molto più che un miliardo di spettatori E non sarà un concerto rock, ma una festa della musica “leggera”, della musica pop, per urlare a tutti che la musica è parte integrante della nostra vita, che la musica 61′ anima del mondo. Il pop racconta la vita come è e come noi vorremmo che sia Il pop è il linguaggio comune di una parte del mondo, quella che pensa che la libertà sia la strada maestra per conquistare il futuro. Il pop è eccessivo, colorato, sfrontato, sexy, vistoso, il pop è sentimentale, ovvio, magnificamente banale, riduce tutto ai sentimenti basilari, alle parole chiave, non chiede introspezione ma vuole verità. II pop è stupido, come noi lo siamo, sempre e più volte al giorno. Il pop è travolgente, accende i cuori e li infiamma Il pop è semplice, di quella L’EVENTO semplicità che è al centro dei nostri desideri. DI pop è sempre nuovo, anche restando sempre uguale. Il pop dice “ti amo’, ‘mi manchi’, “sei bello”, “stiamo insieme’, e mille altre frasi o parole che sono le nostre. Il pop rappresenta quello che noi vorremmo essere e non possiamo. Il pop anima le nostre giornate perché, mentendo, ci fa sembrare la vita migliore. Il pop ci fa piangere e ridere, ci mette di buon umore o accompagna le nostre malinconie, ci fa ballare e mette in sintonia il nostro corpo con il ritmo della vita Il pop non ci chiede di cambiare il mondo ma di viverlo. Il pop non ci fa scoprire cose che non conosciamo, ma ci conosce. Il pop fino a ieri ci poteva sembrare commerciale e vacuo, insulso e leggero, inutile e forse anche in alcuni casi dannoso, ignorante e basico; oggi, dopo l’attacco al concerto di Ariana Grande, ci appare davanti in tutta la sua magnificenza, nella sua completa e assoluta libertà, nella sua straordinaria forza vitale, nella sua perfetta gioia. Quella libertà, quella vita, quella gioia che i terroristi vogliono combattere. Non sarà un concerto rock, non ci sono gli U2, o Springsteen o Geldof, non viene chiamato a raccolta chi ha da sempre pensato che cambiare il mondo fosse una priorità, che l’impegno sociale e politico fosse una necessità. No, quello di Manchester è, per la prima volta, un concerto pop “impegnato”, un concerto in cui le star sono quelle che tutti noi abbiamo sempre considerato lontane da ogni forma di coinvolgimento nelle cose del mondo, intrattenitori, showgirl, boy band, popstar. Che improvvisamente capiscono, sanno, forse già sapevano, che il loro ruolo in questa nostra società non è inutile o stupido, sanno di avere una responsabilità, oggi forse più grande, nel formare le coscienze di chi li ascolta E, per una volta, per la prima volta, hanno deciso di farsene carico. Ecco Ariana Grande, ecco Justin Bieber, che nella sua fortunatissima carriera ha certamente avuto iniziative umanitarie e sociali, al fianco del movimento LGBT o con molte visite personali negli ospedali, ma non è certo un campione di impegno, diciamo che al di fuori della musica è più noto per i suoi eccessi. Ci sarà Niall Horan dei One Direction, figli legittimi dei talent show, boy band per eccellenza del nuovo millennio, poster boy che hanno fatto impazzire milioni di giovanissime in tutto il mondo. E ci saranno i loro “padri”, ovvero i Take That, lontani mille miglia da battaglie politiche o sociali. Ci sarà Miley Cyrus, regina dell’edonismo e del twerking fino a poco fa. Ci saranno altri personaggi amatissimi dal pubblico più giovane, con la loro musica da ballare, da cantare insieme. Nessuno di loro, tranne i “veachi’ Black Eyed Peas, è stato fino ad oggi coinvolto in maniera così diretta, esplicita, inconfutabile, in una battaglia politica come questa. Ma l’attentato di Manchester ha svelato a tutti loro, come a noi, che il pop oggi è politica, che ridere e ballare è partecipazione. ONE LOVE MANCHESTER IN DIRETTA MONDIALE Si tiene stasera allo stadio Old Trafford di Manchester il concerto “One Love Manchester” in ricordo delle vittime del recente attentato. Attesi 50 mila spettatori. In Italia il concerto sarà trasmesso dalle 19:55 su Rai 4, Rai Radio Due, Rtl, Mtv e Super!, mentre dalle 20:35 su Rai 1

 

(Nella foto, Ariana Grande)