Pubblicato il 28/04/2017, 17:34 | Scritto da Tiziana Leone

Il senso di Camila per l’empatia e quello di Daria per la simpatia

Il senso di Camila per l’empatia e quello di Daria per la simpatia
La conduttrice e il direttore di Raitre presentano alla stampa il concerto del primo maggio, dove solo Clementino, promosso conduttore accanto alla Raznovich, riesce a tirar via un certo strato di polvere di autoreferenzialità

Camila Raznovich e Daria Bignardi presentano il concerto del Primo maggio in una conferenza stampa piena di empatia e simpatia

Parlano entrambe di empatia e simpatia. Convinte entrambe di provocarne in chi le ascolta. Penserete, saranno Virginia Raffaele e Luciana Littizzetto? No. Paola Minaccioni e Gabriella Germani? Nemmeno. Sono Camila Raznovich e Daria Bignardi. Empatia e Simpatia. Non ridete voi che non c’eravate, perché le strade che portano alle conferenze stampa possono essere tortuose e piene di insidie. Prendiamo la conferenza stampa del Concerto del Primo maggio, in onda come tradizione su Rai 3, rete diretta dalla Bignardi. Ecco, già di per sé negli anni non ha mai brillato per argomenti scoppiettanti, con quegli animatori da villaggio che sono solitamente i segretari delle confederazioni sindacali sempre pronti alla battuta e all’autoironia.  Se poi accanto ci metti sua simpatia e sua empatia, capite bene che la situazione può prendere una piega davvero seria.

Per fortuna le due stemperano con la loro inequivocabile verve, l’innata empatia con il pubblico, il loro senso della misura. L’esordio della Raznovich con il microfono in mano è il seguente: «Sono abituata alle manifestazioni musicali, ne ho fatte parecchie, ma a differenza del primo anno che l’ho condotta da sola, sì ho avuto l’aiuto di J-Ax, ma dalle tre a mezzanotte ero sola, quest’anno avrò come compagno di viaggio Clementino, sono molto contenta, ho detto subito sì, si è creata un’alchimia e una forte empatia tra noi».

Non vorremo distruggere il senso empatico di Camila, ma a occhio Clementino è uno che riesce a creare empatia anche con i nani da giardino, con le professoresse di matematica del classico e con gli operatori dei call center che chiamano dopo le nove di sera. Ma forse più che le doti del rapper, la nostra voleva chiarire il concetto che è venuta prima la gallina dell’uovo. Dove l’uovo è Clementino.

Seduta accanto, Sua simpatia coglie l’occasione per sottolineare gli ascolti altissimi giganteschi irraggiungibili di? Report? No. Gazebo? No. Vi viene in mente un altro programma di Rai 3? Ve lo dico io, il Kilimangiaro. Sì il Kilimangiaro, il programma che ha quasi vent’anni, ma che nostra empatia ha saputo portare alle vette degli ascolti. «In effetti la mia è stata una stagione brillante», ammette lei. Non sia mai ce ne scordassimo.

Ma tornando alla conferenza stampa ricca di momenti da brivido, non ci resta che ringraziare Clementino, il rapper promosso conduttore, che con il suo intervento spolvera simpatia e empatia a base di napoletano. «Io vengo dai villaggi turistici, ho iniziato nei campeggi, sono partito dai miniclub, poi sono diventato animatore di contatto e infine capo animatore. Dovevi intrattenere la gente senza niente, avevi solo una parrucca e una scopa in mano. Come? Erano fatti tuoi. Per me arrivare sul palco del Primo maggio e presentarlo è un sogno che si avvera». Tranquillo Clementino, non sarai solo, c’è empatia accanto.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Camila Raznovich)