Pubblicato il 27/04/2017, 19:30 | Scritto da La Redazione

Quando la serie tv diventa una terapia analitica per genitori e figli

Quando la serie tv diventa una terapia analitica per genitori e figli
Secondo una ricerca effettuata da Netflix, la visione condivisa da genitori e adolescenti di serie tv come "Stranger Things", "Daredevil" e "Friends", aiuterebbe a costruire un dialogo più efficace tra le due generazioni.

Una ricerca di Netflix svela che l’80% dei genitori in tutto il mondo guarda le serie tv per sentirsi vicini ai loro figli

Periodo della contestazione parentale per partito preso, l’adolescenza, più di qualunque altro momento della vita di un umano occidentale medio, porta in dote l’incomunicabilità tra generazioni. Lo sanno i genitori, che si sforzano di immedesimarsi nei linguaggi dei figli per conoscerne i giardini segreti, lo sanno i ragazzi, che vorrebbero maggior concretezza dagli sforzi dei padri. Ma secondo una ricerca effettuata da Netflix, una delle chiavi per costruire un ponte tra le due età anagrafiche, potrebbe essere proprio l’intrattenimento televisivo. Tradotto: a volte, per capirsi meglio, la cosa migliore da fare è guardare le stesse serie tv.

I genitori guardano davvero gli show preferiti dei loro figli adolescenti? L’80% dei genitori intervistati durante la ricerca (l’86% dei genitori italiani) ammette di aver guardato alcuni show come Una Mamma per Amica, Pretty Little Liars e Stranger Things per sentirsi vicini ai propri figli, grandi fan di quei programmi. Risulta sorprendente che in Italia, più di tre quarti dei figli – il 77% – apprezzi e sostenga che sarebbe interessante parlare con i propri genitori di show televisivi condivisi: entrambe le categorie (91% dei genitori e il 76% degli adolescenti italiani) la indicano come una possibilità per stabilire un legame duraturo.

Rompere il ghiaccio e affrontare argomenti difficili. Il 56% dei genitori intervistati a livello globale (il 48% dei genitori in Italia) pensa che sia difficile parlare agli adolescenti: persino una semplice chiacchierata può diventare un ostacolo quando mancano punti di riferimento comuni. La situazione diventa complicata quando le conversazioni vertono su temi imbarazzanti o intimi. Sesso, bullismo, ansia, sono tabù difficilmente affrontabili. Per innescare un dialogo più profondo, a volte basta muoversi su un terreno affine, che vede protagonisti non i figli in prima persona, ma magari i personaggi delle serie. La maggior parte degli adolescenti italiani (ben il 70%) ammette che condividere con mamma e papà la visione di titoli amati potrebbe aiutare i genitori a capire meglio che cosa stia succedendo nelle loro vite, e il 67% pensa che guardare le stesse serie TV o film potrebbe aiutare addirittura ad affrontare conversazioni su argomenti spinosi.

Quindi cosa dovrebbero guardare i genitori? Secondo gli adolescenti, i contenuti che si trovano in prodotti come Una Mamma per Amica, Breaking Bad, Daredevil, Friends, Stranger Things e Orange is the New Black potrebbero fornire ai genitori e agli adolescenti spunti su cui discutere, favorendo un’ immedesimazione vicendevole.

Metodologia. Zeno Research & Insights ha sottoposto a sondaggio n=1,275 Genitori di Adolescenti e n=1,275 Adolescenti dell’età di 13-18 anni, in 7 Paesi (USA, Canada, UK, Australia, Messico, Brasile, Italia). Il sondaggio è stato condotto online dal 16 al 24 Marzo 2017. I dati sono valutati in modo da assicurare una rappresentazione uguale di età e sesso, in ogni Paese. Il margine generale di errore per i dati internazionali generali è di +/- 3 punti percentuali per ogni pubblico.

 

(Nella foto una scena di Una mamma per amica)