Pubblicato il 25/04/2017, 16:02 | Scritto da Gabriele Gambini

Serena Rossi: Da attrice a conduttrice, la mia ricetta è la spontaneità

Serena Rossi: Da attrice a conduttrice, la mia ricetta è la spontaneità
A tu per tu con l'attrice e conduttrice, volto nuovo di Real Time: da Radio Italia Live a Piccoli Giganti, dalla nascita del figlio Diego ai sogni nel cassetto sul grande schermo.

Serena Rossi: “In tv sono una fan di Alessandro Cattelan, il sogno come attrice è lavorare con Virzì o con Sorrentino”

Chiacchiera con TvZoom mentre si spupazza il figlio appena nato, Diego (frutto della relazione con l’attore Davide Devenuto, conosciuto sul set di Un posto al sole) e si districa tra le incombenze di un trasloco da poco completato «Giusto per non farsi mancare niente». Serena Rossi gioca la carta della spontaneità per raccontare i progetti in divenire con Real Time: la giuria di Piccoli Giganti (da mercoledì 26 aprile alle 21.10), la conduzione del music talk-show Radio Italia Live (ogni giovedì sera alle 21.10, fino al 15 giugno, un appuntamento con una popstar italiana, il 27 aprile sarà la volta di Nek), e «Un programma top secret che prenderà forma con la nuova stagione».

In mezzo, il suo essere attrice di fiction, teatro e cinema, l’incisione di canzoni (le ultime, in ordine di tempo, nella colonna sonora di Frozen-Il regno di ghiaccio, in cui ha svolto anche il riolo di doppiatrice) a far da complemento alla recitazione, in un mix che l’aveva portata a trionfare a Tale e Quale Show nel 2014.

Nasce attrice, ma parallelamente si è spesso messa alla prova come cantante. La conduzione di Radio Italia Live la fa tornare alla musica, sotto un’altra forma.

La musica è stata la mia prima passione. Mi avvicino di nuovo ad essa, ma lo faccio da fan, con un formato, quello del music talk show, che mi permette di scoprire il lato intimo di artisti che non avevo mai conosciuto di persona. L’accostamento di musica e parole sta funzionando, me ne accorgo dalla risposta dei fan all’Auditorium di Radio Italia.

Anche la conduzione televisiva è un bel salto, da attrice.

Il segreto sta nel non porsi troppe domande. Nel non ragionare troppo su cosa sia giusto o sbagliato fare sul palco. Sono sempre stata spigliata per natura, ho accettato di collaborare con Discovery portando in dote ciò che sono, senza calcoli. Scelgo la spontaneità, e imparo passo dopo passo il modo migliore di trasmetterla al pubblico.

Spesso, quando ci si cimenta con qualche novità professionale, si prendono a prestito dei modelli.

Non ci ho pensato più di tanto. Però guardo tanta tv, non sono snob. E adoro il modo di condurre di Alessandro Cattelan. Schietto, con un linguaggio piacevole. Mi piace il suo approccio: quando hai l’ospite in studio davanti a te, il bello è cercare di carpirne ansie e segreti, rimanendo nell’ambito del cazzeggio.

Che cosa ha scoperto, degli artisti intervistati?

Di Benji e Fede sapevo poco, conoscendoli ho scoperto che, se fossi adolescente oggi, sarei di sicuro una loro fan. Hanno il carisma tipico dei teen idol. Ero curiosissima di incontrare Ermal Meta e l’ho trovato così come me l’aspettavo: timido ai limiti dell’introverso, ma ricchissimo dentro. Nek, invece, è stata una conferma: lui sì che era il mio teen idol, le sue canzoni mi hanno accompagnata durante tutta la giovinezza.

Sa che se avesse scelto la carriera di cantante, chissà, avrebbe potuto essere lei l’intervistata a Radio Italia Live?

Ma no, rimango coi piedi per terra (ride, ndr). Io sono un’attrice che canta, una cosa ben diversa da una cantante vera e propria. Per me la musica è un complemento appassionante al mio mestiere, e voglio che rimanga tale.

Un’attrice che ha scoperto la ribalta grazie alla lunga esperienza in Un Posto al Sole.

Un Posto al Sole è casa mia. Lo sarà per sempre. Il mio compagno Davide, poi, fa ancora parte del cast, quindi è un po’ come se non me ne fossi mai andata. Ancora oggi incontro molti fan della soap che mi chiedono se il personaggio di Carmen tornerà.

Tornerà?

Per il momento, no. La soap è stata una palestra eccezionale, andavamo in onda tutti i giorni, era una garanzia di visibilità e di apprendimento del mestiere. Ma dopo anni, ho deciso di rischiare, avevo voglia di mettermi in discussione, provando a fare altre cose.

E le ha fatte. Segno che ci si può affrancare da un ruolo consolidato.

Sono contenta del mio percorso. Ho trentun anni, credo di aver colto occasioni giuste, so di averne perse altrettante, come inevitabilmente capita. Ma sono fatalista, non rimugino sul passato e vivo con rilassatezza.

Crede nella meritocrazia?

Con serietà e impegno si può andare avanti. Basta non rosicare se qualcosa all’inizio va storto.

Il ruolo nelle fiction che più le assomiglia?

Quello della donna romantica. Ho partecipato anche a fiction poliziesche come Squadra Mobile, ma faccio fatica nei panni della donna action. Non sono nemmeno sportiva!

Il sogno?

Lavorare con Virzì o con Sorrentino.

Se suo figlio da grande volesse seguire i passi di mamma e papà?

Perché no? Potrà fare quel che gli piacerà. Ora me lo porto con me dappertutto, lo allatto nel camerino.

Diventare madre scombina i propositi di carriera?

Tutt’altro. I bimbi ti cambiano la vita in meglio e portano fortuna. Con Diego sono arrivate un sacco di novità. Per gestire al meglio il ruolo di madre e di lavoratrice, l’essenziale è sapersi organizzare. Anche grazie alle nonne che possono darti una mano.

E per gestire al meglio il ruolo di compagna di un collega attore, il segreto qual è?

Facile: non portarsi il lavoro a casa. Davide e io condividiamo il piacere delle piccole cose del quotidiano, quelle semplici. Sappiamo godercele e ci amiamo.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Serena Rossi)