Pubblicato il 09/04/2017, 14:03 | Scritto da La Redazione

Aldo Grasso: Il nuovo «Report» resta una bandiera del servizio pubblico

Milena Gabanelli «vale», per ora, circa duecentomila spettatori

 

Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 55, di Aldo Grasso

 

LA TELEVISIONE IN NUMERI

Il nuovo «Report» resta una bandiera del servizio pubblico

 

Milena Gabanelli «vale», per ora, circa duecentomila spettatori. E’ ripartito, lunedì 27 marzo, il consueto appuntamento di Rai3 con Report, lo storico programma che si identificava nel volto della Gabanelli, che ha lasciato il timone a Sigfrido Ranucci. Ebbene, per le prime due messe in onda, il pubblico ha reagito senza traumi: la media del programma si è attestata poco sotto ai due milioni di spettatori, per una share del 7,4%. Dal 2015 — ovvero nelle ultime due stagioni — Report viaggiava su medie poco superiori: 2.146.000 spettatori, 8,8% di share. Dunque l’«effetto abbandono» non c’è stato, e il programma conserva lo status di «flagship», di bandiera per la Terza rete del servizio pubblico (fra l’altro si tratta della trasmissione solitamente più premiata dai vari «qualitel»). Il fatto non stupisce più di tanto, perché se è vero che Report s’identificava con la «Gabanelli» (che ha pensato e guidato il programma per molti anni, fino allo scorso autunno), è altrettanto evidente che esso ha acquisito lo status di brand, a prescindere. Non cambia particolarmente, a riprova, nemmeno il profilo del pubblico: si perde qualche punto di share sul pubblico più anziano (gli over 65) e sui laureati, che costituiscono l’audience più consistente: questi ultimi restano il target con share più elevata (11,4%), lasciando sul campo solo un paio di punti (era il i. ,2%). Restano sostanzialmente inalterati gli altri dati di composizione, anche una maggiore freddezza degli spettatori più giovani (4% fra i 15-24enni), e la leggera prevalenza degli uomini (9% di share) sulle donne (7,59). In questo caso il volto in conduzione ha un valore secondario (sebbene la Gabanelli sia stata molto di più) se il programma conserva la sua forza: e Report resta Report (con pregi e, come si dice, con difetti).

 

Francesco Franchi

(Nella foto, Sigfrido Ranucci)