Pubblicato il 05/04/2017, 17:32 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Chef Rubio: Vi racconto come coniugo cucina e design

Video – Chef Rubio: Vi racconto come coniugo cucina e design
Il cuoco-rugbista, ai microfoni di TvZoom, racconta del suo nuovo progetto Origami Italiani, presentato alla settimana del design di Milano, e del nuovo programma “È uno sporco lavoro”, in onda da maggio su DMax.

Chef Rubio: “Non farò mai il giudice di un talent show”

Chef Rubio sfreccia tra farina e impasti sfidando il conciliabolo di fan arrivati da ogni dove per vederlo all’opera. Crea in pochi minuti un esercito di tortelli, li suddivide in pezzi da cinque e li assembla in smilzi parallelepipedi di carta a sezione triangolare che diventano oggetti di design stilosi, ispirati alla tradizione degli origami giapponesi. Siamo nei locali di Pasta d’Autore, nel distretto5vie Art+Design, in via Cesare Correnti 7, a Milano.

Il volto dello street food di casa Discovery fa con la Design Week meneghina quel che ha sempre fatto con la tv: sfrutta il mezzo per veicolare una visione precisa del cibo, dunque anche della vita. In questo caso, come spiega ai nostri microfoni, presentando il progetto Origami Italiani, ideato assieme al designer Filippo Protasoni e alla società Circus. L’idea alla base è semplice: il design incontra la tradizione gastronomica italiana, l’alta qualità della pasta fresca made in Italy si unisce a una fruibilità immediata. Ottenuta attraverso una confezione accattivante, facile da trasportare, a costi contenuti. Un sistema integrato di prodotto che, dice lo chef, potrà essere venduto in tutti i pastifici, panifici e ristoranti, per chi cerca qualità alimentare pur avendo poco tempo per cucinare. D’altra parte: «Perché quando vado a cena da amici devo portare il vino o i pasticcini e non un po’ di pasta?».

Dal 4 al 9 aprile, nei locali di Pasta d’Autore, Rubio, assieme a Filippo Protasoni, coordinerà brevi laboratori gratuiti dove, su prenotazione, si potrà realizzare la propria confezione di Origami Italiani: otto persone a turno, durata 15 minuti circa. Del resto, i lavori manuali sono da sempre una terapia efficace per disintossicarsi dallo stress dei confronti dialettici. Di recente, Rubio ne ha avuto uno su Twitter con J-Ax, che Magalli e la Volpe a confronto son robe da educanda per gli affamati di polemiche: «Per quanto mi riguarda, nessuna polemica. I media hanno pompato la cosa, ma le notizie serie nella vita sono ben altre, questi sono solo piccoli episodi che fanno parte del gioco».

Meglio guardare oltre. Al primo maggio, per esempio, quando in prima serata su DMax debutterà È uno sporco lavoro: «Il programma si salda alla concezione di street food iniziata con Unti e Bisunti. Questa volta mi confronterò con quei mestieri, sottovalutati, faticosi e nascosti, svolti da persone socialmente considerate nell’ombra, ma senza le quali sarebbe impossibile per tutti noi mangiare e vivere. Penso, per esempio, al mestiere di operatore ecologico» . Fino alla domanda fatidica. Se Mefistofele gli apparisse con una valigia piena di soldi e gli proponesse di far da giudice in un talent gastronomico, come si comporterebbe il cuoco rugbista? «Non accetterei mai»risponde perentorio. Insomma, non è un Faust wannabe.

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Chef Rubio)