Pubblicato il 29/03/2017, 13:31 | Scritto da La Redazione
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1990 l’anno delle serie Tv: da Twin Peaks a Beverly Hills 90210

1990 l’anno delle serie Tv: da Twin Peaks a Beverly Hills 90210
Non solo Twin Peaks. Il 1990 fu un anno fortunato per la serialità televisiva e furono lanciati vari show che cambiarono il modo di fare tv. Così Maria Laura Ramello su "Wired".

1990: l’anno che ha cambiato la televisione con Twin Peaks

Rassegna stampa: Wired, di Maria Laura Ramello.

Il conto alla rovescia è già iniziato, il prossimo 21 maggio debutterà negli Usa su Showtime – e in contemporanea in Italia su Sky Atlantic – la nuova stagione di I Segreti di Twin Peaks. Ad alzare la temperatura della febbre da Twin Peaks ci hanno pensato le prime immagini ufficiali del grande ritorno, svelate da David Lynch in persona al settimanale americano Entertainment Weekly. Vedere come sono cambiati negli anni i protagonisti dello show ci ha fatto un certo effetto, non dimentichiamoci che sono passati ben 27 anni dall’esordio della serie tv. La prima puntata di Twin Peaks andò infatti in onda negli Usa l’8 aprile del 1990. Ma il 1990 fu un anno fortunato per la televisione, presero il via infatti ben 5 serie che in qualche modo contribuirono a cambiare il modo di fare show televisivi.

1. I Segreti di Twin Peaks

Partiamo proprio da Twin PeaksChi ha ucciso Laura Palmer? A fare di questa domanda un mantra dei primi anni Novanta ci pensarono i creatori di Twin Peaks David Lynch e Mark Frost, che decisero di cambiare le regole della televisione e prolungare l’indagine di un omicidio per ben due stagioni (prima di allora la soluzione di un crimine era pressoché immediata). A differenza di quanto visto in tv fino a quel momento, infatti, ciò che interessava davvero agli autori non era tanto la risoluzione del caso in sé (l’assassino di Laura Palmer venne svelato durante la seconda stagione, accompagnato da un drastico caso degli ascolti) quanto la creazione di una atmosfera fitta di mistero in cui gli interrogativi superavano di gran lunga le risposte fornite.

2. Beverly Hills 90210

Il 1990 aprì in qualche modo la strada ai moderni teen drama. Se abbiamo avuto serie come Dawson’s CreekThe O.C e One Three Hill, lo dobbiamo a Beverly Hills 90210. La serie, oggi un vero e proprio cult, ideata dai produttori Aaron Spelling e Darren Star, fu una vera rivoluzione per l’epoca. Seguendo le vicende dei fratelli Brandon e Brenda Walsh, che da Minneapolis si trasferivano con la famiglia nell’esclusiva Beverly Hills, il programma fu uno dei primi show televisivi a raccontare gli adolescentiper quello che erano davvero, inserendoli in un contesto in cui si trovavano ad affrontare problematiche reali e delicate. È vero, molti di questi problemierano trattati come atipici e dovevano essere risolti in fretta, ma mai prima dell’arrivo in tv di Beverly Hills si erano visti dei ragazzi del liceo alle prese con temi come il sesso, la droga, la malattia, l’alcolismo e l’omosessualità.

3. Willy il Principe di Bel Air

Quando nel 1990 Benny Medina decise di produrre una serie televisiva ispirata alla sua adolescenza e al suo trasferimento dalla cittadina di Watts a Beverly Hills, nessuno si aspettava che ne sarebbe nata una una delle pietre miliari della cultura pop, capace di lanciare il suo protagonista, Will Smith. nell’olimpo dei grandi attori di Hollywood. A partire dalla sua sigla indimenticabile, alla serie va il merito di aver portato nelle case di tutto il mondo la cultura rap e hip hop dei primi anni Novanta ma non solo. Lo show rappresentò anche un’evoluzione nel modo di rappresentare la cultura e la politica delle ricche famiglie afroamericane; grande enfasi venne infatti dato al fatto che Philip Banks e suo figlio Carlton sono repubblicani.

4. The Flash

Nel 1990 le serie tv sui supereroi erano tutt’altro che popolari. Durante gli anni Ottanta gli show televisivi ispirati ai fumetti della Marvel e della DC (come L’Incredibile Hulk e Batman, che erano stati molto polari qualche anno prima), furono sostituiti da delle comedy parodistiche che prendevano in giro i personaggi con i superpoteri (ne sono un esempio Ralph Supermaxieroe e Misfits). Ma qualcosa stava di nuovo per cambiare. A riportare in auge la figura del supereroe ci pensò infatti Tim Burton con il film Batman del 1989. Burton portò sul grande schermo un lato inedito del supereroe, decisamente più cupo e tragico. E così anche in televisione arrivò una versione più dark degli iconici personaggi dei fumetti. A fare da apripista agli show contemporanei ci pensò The Flash, serie della CBS composta da un’unica stagione di 22 episodi. In più per la prima volta, si diede grande importanza al costume del supereroe che vide impegnati per mesi stilisti e designer.

5. Law & Order

Sempre nel 1990 prese il via una delle serie televisive statunitensi più longeve mai esistite, Law & Order. Puntando l’attenzione sui due volti della giustizia, lo show creato da Dick Wolf, raccontava la vita di un team di investigatori e di un team di magistrati. La serie, antesignana dei legal drama contemporanei, si differenziava dai prodotti precedenti per la scrittura dei personaggi –  avvocati e investigatori cool, arricchiti da una serie di backstories e relazioni personali – e per la capacità di creare una storia orizzontale e a lungo termine capace di dar vita a ben venti stagioni e cinque serie spin-off.

(Nella foto una scena di Twin Peaks)