Pubblicato il 18/03/2017, 12:05 | Scritto da Francesco Franchi

Rai 1 chiude i Pacchi successo pre-serale di un’altra televisione

A condurre la trasmissione sono stati: Bonolis, Pupo, Antonella Clerici, Flavio Insinna, Max Giusti e ancora Insinna.

Rassegna Stampa: La Stampa, pagina 29, di Alessandra Comazzi

Rai 1 chiude i Pacchi successo pre-serale di un’altra televisione

Ieri l’ultima puntata di “Affari tuoi”, in onda dal 2003 Più che il gioco, è finita l’Italia che ne fece la fortuna

Affari tuoi, il gioco dei pacchi, ultima fermata. Ieri, su Rai 1, alle 20,30, si è chiusa la corsa di un programma che aveva debuttato nel 2003, condotto da Paolo Bonolis, seguito, da una decina di milioni di spettatori per volta. L’altro giorno, i milioni di spettatori erano 3,846: ma sono numeri che sarebbe ingeneroso paragonare. Vigeva un’altra epoca televisiva, le reti erano ancora sette, l’ascolto non si frammentava. A Bonolis succedettero Pupo, Antonella Clerici, Flavio Insinna, Max Giusti e ancora Insinna. Che ci lascia un pezzo di cuore e dice che magari torneranno in onda, chissà, la Rai potrebbe sempre ripensare al riutilizzo del format Endemol. Prima di approdare ad Affari tuoi, Insinna era stato carabiniere per Don Matteo ma soprattutto sacerdote in proprio, don Bosco, don Pappagallo. E in questi anni ha condotto il gioco con piglio attoriale, mostrandosi amichevole sostegno dei concorrenti. All’inizio, ottimi ascolti, ottima tenuta nei confronti di Striscia la notizia. Furono battaglie frontali. Tutto era cominciato quando Bonolis, a quei tempi in Rai, aveva battuto l’invincibile corazzata di Antonio Ricci su Canale 5. Secondo Greggio, Ricci l’aveva presa bene: «I due continuano a essere amici». Secondo lacchetti, l’aveva presa male: «Ricci sanguina, si sente tradito». Andare contro Striscia fa paura ancora adesso, figuriamoci allora: molti ci avevano provato, tutti ne erano usciti sconfitti, e lo sapeva bene Bonolis, conduttore per quattro edizioni. I dati di ascolto, pero, sono universalmente accettati come una asettica, ancorché spesso indigesta, unità di misura: quando Bonolis, nel giorno previsto da tempo, usci dai Pacchi, puntuale ritornb il dominio del tg satirico. Fascia d’ascolto Ricci parlava dei Pacchi e diceva: «Non volevamo attaccare il gioco. Fino a quando non si è presentata la signora che si leggeva sulle mani. Dài, quello era troppo, ci hanno bombardato di segnalazioni. E così siamo ritornati sulla notizia. Riempiono il gioco di figuranti, di parenti, sono impunitissimi. E blindatissimi. Nessuno pub niente contro Affari tuoi. Ma io dico che il servizio pubblico non dovrebbe permettersi certe possibilità di dubbio. E lo dico ora che Striscia vince». Questo dieci anni fa. E adesso Striscia vince di nuovo, chissà che cosa succederà con liti ignoti, che a sua volta è un «game» vecchiotto, guidato da Amadeus, altra stella del pre-serale. Forse è proprio in questa specifica fascia di ascolto che sta la particolare debolezza: la televisione sopravvive bene, meno brillante è il televisore. Quello intorno al quale si riunivano le famiglie: e aspettando il desco, aveva un senso il programma che trainava la prima serata. Ora meno. E comunque, Affari tuoi ha distribuito denaro, in fondo era un piccolo gioco d’azzardo per famiglie. Non è una tragedia che sia finito.

 

(Nella foto, Flavio Insinna)