Pubblicato il 28/02/2017, 13:35 | Scritto da La Redazione

Pio e Amedeo: la satira sull’Italiano medio del terzo millennio

Pio e Amedeo: “Satira sugli italiani, pensando a Zalone e Fantozzi”

Rassegna stampa: Corriere della Sera, di Chiara Maffioletti.

Il fatto è che è molti credono sia tutto finto. Perché sembra impossibile che due persone che interpretano il peggior prototipo di italiano all’estero, uno al cui confronto Checco Zalone sembra Carlo Rubbia, riescano a viaggiare nel mondo non solo senza farsi inseguire dalle persone che prendono in giro, ma completamente a scrocco. Invece Pio (D’Antini) e Amedeo (Grieco) giurano che il successo di Emigratis sta nel fatto «che è tutto così come si vede. Non c’è finzione: ci stiamo anche rifacendo il guardaroba con i vestiti che ci regalano sportivi e personaggi dello spettacolo».

Abbigliamento tremendo (che include gli zoccoli ai piedi) e modi anche peggio, i due supercafoni foggiani a marzo inaugureranno la seconda stagione del programma, su Italia 1, in seconda serata. «Noi non siamo così anche nella realtà — ci tengono a precisare —. La nostra è una maschera, come quella di Fantozzi o Zalone. Però ci siamo resi conto presto, avendo iniziato a lavorare nelle tv locali pugliesi, che se ti vedono in video le persone iniziano a offrirti cose. Vai al bar e non ti fanno pagare il caffè, per dire. Così ci siamo detti: perché non provare a fare un programma in cui viviamo completamente a scrocco?». L’esperimento è riuscito: tra le altre cose, si sono fatti pagare un volo aereo dal cestista dell’Nba Marco Belinelli, un giro in Ferrari da Elisabetta Canalis, hanno fatto acquisti su Amazon con la carta di credito di Gianluca Vacchi. «Siamo un po’ i Robin Hood di noi stessi. In questa nuova stagione piazziamo anche i parenti. Siccome da noi funziona ancora che il disoccupato deve affidarsi al politico per trovare un posto, siamo andati da Di Battista e Saviano perché raccomandassero mio fratello. Alla fine abbiamo chiesto a Paris Hilton se lo prende come portiere in un suo albergo».

Ma marciare sugli stereotipi dell’italiano ignorante e molesto non è rischioso? «L’idea dell’italiano all’estero è pregiudicata da prima di noi. La nostra è una denuncia, il problema è che gli italiani che si comportano davvero così mica se ne vergognano. Crederci più furbi degli altri, vivere di mezzucci, pretendere sconti su tutto… alla fine crediamo faccia simpatia. E in parte è così». A loro è successo in Cina: «Hanno iniziato a fotografarci e noi, dopo un po’, a chiedere 2 yen per foto. La cosa pazzesca è che qualche giorno dopo, in un mercato, abbiamo trovato le nostre statuette, con tanto di zoccoli».

Se loro sono surreali, le reazioni che provocano anche di più: «Per chi ci conosce ormai siamo una specie di tassa: Pellé ha regalato una crociera alle nostre mamme, guidiamo delle auto che ci ha affittato per due anni Cannavaro, Belén quando ci ha visti ci ha chiesto direttamente: quanto volete?». E voi? «Beh, facciamo 500». Ma nessuno pensa che sia un gioco e alla fine chiede indietro quanto vi ha dato? «Molti si aspettano i soldi indietro ma non lo dicono. Gallinari li ha rivoluti e si è infortunato, quindi a chi ce li chiede diciamo che porta male».

Interpreti degli umori medi, in questa nuova stagione sono andati in Germania sperando di incontrare Angela Merkel: da lontano, ce l’hanno fatta. «E abbiamo iniziato a urlarle che l’euro ci ha rovinati e tutti gli slogan del populismo più becero. Lei ci ha pure salutati». Sperano che la loro scorrettezza faccia anche riflettere: «Tra le puntate a cui teniamo di più c’è quella con Bebe Vio: una persona fantastica, un esempio. Il nostro pretesto per raccontarla però è stato chiederle una fotocopia del permesso disabili per parcheggiare».

(Nella foto Pio e Amedeo)