Pubblicato il 22/02/2017, 11:33 | Scritto da La Redazione

Silvio Berlusconi ha scelto i nuovi volti da mandare in televisione

Silvio Berlusconi ha scelto i nuovi volti da mandare in televisione
Elena Donazzan e gli altri volti nuovi di Forza Italia. I consigli: donne con poco trucco e accollate. Facce fresche per la scena nazionale, ma nessuno è un neonato della politica. Così Marco Cremonesi sul "Corriere della Sera".

Così Silvio Berlusconi ci ha insegnato come andare in tv

Rassegna stampa: Corriere della Sera, di Marco Cremonesi.

«Per gli uomini, la giacca sempre e rigorosamente chiusa. Le donne, accollate e non troppo truccate». Elena Donazzan è donna di temperamento, ma ancora si emoziona ricordando la lezione di televisione, qualche mese fa, di Silvio Berlusconi: «Devo ammetterlo, mi sono sentita una privilegiata. All’inizio non ero certa di essere al mio posto. Sa, sono di Forza Italia ma vengo dalla destra… ». Lei è assessore al Lavoro della giunta veneta di Zaia. E ora è anche uno dei volti nuovi che Forza Italia ha cominciato a mandare in televisione, nei talk show nazionali, per rinfrescare l’immagine del partito.

Espugnare Perugia

Facce nuove per la scena nazionale, certo. Ma nessuno è un neonato della politica: il requisito per far parte della video-squadra è essere già stati amministratori locali o regionali. E anche aver preso un bel mucchio di preferenze alle ultime elezioni utili. Oltre a Donazzan (22 mila voti in Veneto), c’è Eleonora Mosco, fino a novembre vicesindaco di Padova, sollevata dall’onda del miglior risultato tra tutti alle elezioni della sua città. E poi, Andrea Romizi, l’uomo che nel 2014 riuscì nella mission impossibile di espugnare Perugia, guidata dal 1946 da giunte di sinistra. Il milanese Pietro Tatarella l’anno scorso è stato una delle armi segrete di Forza Italia per superare la soglia del 20% sotto alla Madonnina, così come il consigliere regionale Fabio Altitonante, o il giovane Marco Bestetti, di cui lo stesso Berlusconi cantò pubbliche lodi al teatro Dal Verme. E poi c’è il capogruppo azzurro in Regione Puglia, Andrea Caroppo, che a dispetto del botto di voti si limita a dire che la sua palestra è stata il «territorio, quello che faccio è semplicemente il mio lavoro».

«Mai essere sguaiati»

La regia dell’operazione è di Andrea Ruggieri, responsabile tivù di Forza Italia e nipote di BrunoVespa. Il lavoro è partito dal monitoraggio delle tivù locali di tutta Italia. Chi funzionava, finiva nella prima lista. Ma l’esperienza di amministrazione era prerequisito. Se poi c’era un consenso dimostrato si finiva nella short list. Molti dei prescelti, nel novembre scorso hanno ricevuto una convocazione a Villa Gernetto, in Brianza. E lì, il Cavaliere ha dispensato i suoi consigli. Nessun corso di public speaking, nessuna lezione di tecnica televisiva: «Berlusconi — racconta Donazzan — ci ha semplicemente detto che in televisione non si può improvvisare. Si deve preparare ogni uscita, essere pronti su tutto». Un tempo la tecnica forzista era il non mollare mai la parola: «Ora il presidente ci ha raccomandato, nel caso in cui ci interrompano, di non dimenticare mai il garbo. Mai essere sguaiati». Il problema è che la miscela di capacità di fronte alle telecamere e voti sul territorio per alcuni versi è insidiosa. Nel partito ha suscitato vive inquietudini che si possono riassumere così: «Oggi in televisione, domani nelle liste elettorali». Ma Tatarella vuole sgomberare il campo dalle ansie: «I primi a segnalarci sono stati i coordinatori regionali del partito. Dunque, non credo proprio che possano sorgere problemi. Si tratta solo di allargare l’offerta di Forza Italia e riportare i voti dispersi».

(Nella foto Silvio Berlusconi)