Pubblicato il 12/02/2017, 17:03 | Scritto da La Redazione

Sanremo – Gruppo d’ascolto under 25: Gabbani è già tormentone, peccato per la Turci

Francesco Gabbani ha trovato la canzone giusta al momento giusto

La serata più attesa è dunque giunta e l’avventura ha finalmente un epilogo: la notte in cui le stelle brillano più del solito ha dichiarato Francesco Gabbani il suo vincitore, seguito dagli annunciatissimi Fiorella Mannoia ed Ermal Meta. Serata nera per Clementino, che arriva ultimo, mentre Paola Turci resta sorprendentemente a secco. Forse la troppa bravura di Ermal Meta e Fiorella Mannoia ha favorito l’ascesa dell’ex campione Nuove Proposte, con la dispersione dei voti da parte della Critica. Serata scialbina in quanto a ospiti internazionali rispetto alle altre serate. Si vede solo un discreto Alvaro Soler, mentre la schiera d’italiani si è rivelata piuttosto folta, alternando Enrico Montesano e Geppi Cucciari, passando per uno Zucchero da applausi a scena aperta e una Rita Pavone che sfoggia una potenza vocale quantomeno inusuale, per una persona con quel numero di primavere alle spalle.

Elodie voto 6: è difficile non uscirne ridimensionati dopo l’esibizione di Zucchero, ma lei impugna il coraggio a due mani e affronta la finale. Sembra sia passato un anno dalla performance di ieri sera: molto meno emotiva, molto meno emozionata, molto più professionale. Studentessa brillante

Michele Zarrillo voto 6,5: sempre molto valido, il romantico Zarrillo ha incantato ancora prendendosi i meritatissimi applausi. Il secondo tra i più esperti è decisamente forte. Ma non basta per la vittoria. Mani vuote

Sergio Sylvestre voto 7: sisma di magnitudo 7.8 nell’anima di tutti coloro che lo ascoltano. I maliziosi daranno la colpa alle dimensioni del cantante. Noi diamo la colpa alle dimensioni del cuore che mette durante l’esecuzione. Fa tremare l’Ariston e fa venire la pelle d’oca. Terremoto

Fiorella Mannoia voto 9: per quanto assurdo ci sembri Fiorella è perfetta (semicit.). Forse un po’ meno di ieri però, visto che impatta di meno. È comunque commovente e non basta una défaillance per macchiare quanto di spettacolare ha fatto finora. Teatrale

Fabrizio Moro voto 7: ieri abbiamo detto che era il più umano degli artisti, ma stasera ha veramente trasceso il suo essere. Abbiamo finito le parole per un cantante in grado di far breccia nei cuori degli ascoltatori: Sanremo non gli serve. Insider

Alessio Bernabei voto 5,5: i difetti sono sempre i soliti ,ma i pregi no. È molto più convinto sul palco e alza l’asticella, quella della qualità. Difettoso

Marco Masini voto 7: è definitivamente risorto. Ancora si stupisce che cadere fa male, ma impara la lezione e dimostra che quella del primo giorno è stata solo una piccola grande sbavatura. Moderno

Paola Turci voto 8: M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A, stupisce ogni giorno. Si fa bella per sé con la convinzione che l’ha sostenuta durante tutto questo Festival. Ha 53 anni ma probabilmente stiamo assistendo alla sua rinascita. La splendida

Bianca Atzei voto 6,5: ormai è nei nostri cuori, il ritornello è entrato sottopelle e non ha alcuna intenzione di uscirne. Diverte ed è più un feticcio che un amore informato. Ma la musica è emozione e non deve essere per forza razionale, il resto lo lasciamo ai critici. Ci può stare

Francesco Gabbani voto 8,5: c’è poco da dire, è atteso dall’intera sala stampa Lucio Dalla per ballare e cantare a squarciagola. Il balletto è un must e scattano i mucchi. Vince quasi a sorpresa favorito dal televoto, il pezzo dilagherà per parecchio tempo. Comunque vada “Panta rei”. Si è cucito addosso la canzone giusta al momento giuso. Primate/o

Chiara voto 5: “Alison” è tornata ad essere “Aria” e perde quel tocco in più che aveva ieri sera. Lascia il palco nell’indifferenza più totale, è come bere una birra dopo diversi shot di assenzio (vedi Gabbani). Scesa

Clementino voto 6,5: c’è un detto che hanno in America Never bring a knife to a gunfight e cioè non presentarti con un coltello a una sparatoria. Il rap è per definizione basato sul ripetersi di una nota e nella serata degli acuti può solo contare sull’affetto maturato dal pubblico, ma non su una performance stupefacente. Street

Ermel Meta voto 8,5: allucinante. La rivelazione di quest’anno dimostra ancora una volta il perché di così tanti voti: Cover e Premio della Critica sono un buon risultato. Parlano i fatti. Eterno terzo

Lodovica Comello voto 7: Elsa ha imparato a padroneggiare i suoi poteri ed esce alla conquista dell’Ariston. Bella e brava, è una principessa a tutti gli effetti. Ma soltanto finché ci sono regine come la Turci o la Mannoia. Modella

Samuel voto 6: meglio di ieri, ma il risultato finale non lo premia. La canzone è buona e verrà trasmessa in radio ma sempre accostata alla domanda “Come si chiama?”. Shazam

Michele Bravi voto 7,5: un quarto posto d’oro per il ragazzo prodigio. Inizia a cantare e subito si tirano fuori gli accendini. Ne esce comunque vincitore. Quasi

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A cura di www.radioluiss.it  Elena De Santis, 22 anni, studentessa di Scienze Politiche; Edoardo Santarsiero, 20 anni, studente di Politics, Philosophy and Economics; Mira di Chio, 19 anni, studentessa di Politics, Philosophy and Economics; Lorenzo Tawakol, 21 anni, studente di Economia e Management.

 

(Nella foto Francesco Gabbani)