Pubblicato il 09/02/2017, 12:34 | Scritto da La Redazione

Sanremo – Gruppo d’ascolto under 25: tutti pazzi per Paola Turci

I ragazzi di Radioluiss danno i voti alla seconda serata del Festival: super Paola Turci

Pesante è la testa di chi indossa la corona e Carlo Conti ieri sera deve aver avuto proprio una bella emicrania, forte del suo bel 50% di share della prima serata. La seconda del Festival di Sanremo 2017 è più colorata, anche se passare da un quadro impressionista a uno scarabocchio è un attimo. Gli ospiti non sono molto omogenei tra loro: Robbie Williams è forse poco presente, ma crea un bel momento e un simpatico siparietto che farà sussultare Maurizio Costanzo. Keanu Reeves dimostra in 5 minuti di aver vissuto una vita molto più complessa di quanto ci si aspetterebbe e, dulcis in fundo, suona pure il basso. Gli scozzesi Biffy Clyro si confermano una delle band più importanti del panorama rock di oggi e sembrano avere davanti un interessantissimo avvenire. La scaletta vede esibirsi le prime 4 Nuove Proposte seguite poi dai Big. Dispiace per l’eliminazione di Marianne e Braschi, ma anche per Nesli e Alice Paba, Bianca Atzei e Raige e Giulia Luzi, il cui cammino è a rischio.

Marianne Mirage voto 6: fa subito battere le mani al pubblico con un brano che rispecchia un’anima anni ‘70, affronta il tutto da star e la sensazione che lascia è quella di stare in un video di Tina Turner con la musica di Bang Bang (anche il testo è molto simile, ma lasciamo il beneficio del dubbio). Meritava qualcosa di più da questo Festival, ma eliminare è un lavoro sporco e qualcuno deve pur farlo. Iena.

Francesco Guasti voto 6,5: voce graffiante senza paura, ruggisce contro l’Ariston e porta un pezzo da sognatore. Gli addetti ai lavori apprezzeranno ma si presenta forse troppo ruvido per l’orecchio del grande pubblico, all’ultimo treno per le nuove proposte azzarda forse un po’ troppo. Leone.

Braschi voto 4,5: parte parecchio convinto, ed è un pregio. Purtroppo per lui l’aria spocchiosa è un abito che cade bene su pochi grandi, e forse è un po’ presto per indossarla. Il testo vorrebbe essere “impegnato” e cavalcare l’onda delle tematiche di tendenza. È una canzone da palazzetto, non da teatro Ariston. Lacrime di coccodrillo.

Leonardo Lamacchia voto 7,5: romantico, emotivo, delicato, semplice, ma non scontato, dolce, ma non da insulina. Il crescendo carica molto e non cozza contro un pezzo che ha veramente tutto e incarna l’identikit dell’artista Sanremese: fa commuovere, fa applaudire, fa passare alla puntata successiva. Tradizionale.

Bianca Atzei voto 4: parte lenta e crea dubbi circa la possibilità di restare svegli fino alla fine dell’esibizione. Poi si risveglia, ma senza mai alzarsi dal letto. È bella, ma non balla, in una serata dove in pochi brillano non sarà lei a essere ricordata. Bella addormentata.

Marco Masini voto 5: sarà che è ancora scioccato dai 4 goal subiti ieri sera dalla sua Fiorentina, sarà che lo zampino di Zibba si fa sentire un po’ troppo, ma anche stavolta è riuscito a stupire. Purtroppo in negativo. Sembra l’ombra di se stesso e più che di un secondo la sua prestazione dovrebbe esser spostata di un annetto. Prendo quello che ha preso il signore.

Nesli & Alice Paba voto 4: non sono adatti, l’idea sarebbe anche carina, ma la realizzazione stona parecchio. Sono l’equivalente musicale del nero sul blu e gli applausi vanno tutti all’orchestra, che conclude il pezzo. La sala stampa ulula e per le cover ci toccherà aspettare il disco. L’unico motivo per non cambiare canale è che a presentarli è stato un Francesco Totti irreprensibile. Bella? Diciamo simpatica…

Sergio Sylvestre voto 7: Big Boy ha un gran cuore e lo porta tutto sul palco; ha anche una gran voce che valorizza una canzone adatta alla sua vocalità ma nel contempo scialba. Dà il massimo e questo renderà sicuramente fiera Maria, ma difficilmente la critica perdonerà l’assenza di un testo degno dell’interprete. Non sei tu, sono io.

Gigi D’Alessio voto 5,5: la canzone napoletana non tradisce mai, ha quei lati positivi e i quei lati negativi ormai ben inquadrati. Restare nel proprio recinto ha punito Ron nella prima serata. È esattamente ciò che ci si aspettava anche per Gigi e invece lui riceve qualche applauso (soprattutto dai più attempati), purtroppo però per vincere ci vuole qualcosa in più. Coerente.

Michele Bravi voto 7: la faccia da bimbo e la simpatia gli garantiscono sicuramente una buona fetta di televoti. Il volto sbarbato rispecchia la sua prestazione: semplice e pulito, il ragazzo che presentereste tranquillamente alle cene di famiglia, nulla di trascendentale, ma in una serata in cui anche le stelle si spengono la sua candela rimane l’unica a far luce. Steven Bradbury.

Paola Turci voto 8: È un uragano, una scarica di energia sul palco e sfoggia un sorriso di sfida talmente sicuro da sciogliere ogni dubbio. È la migliore della serata fino a questo momento. La scollatura fa coppia con la prestazione: inaspettata e dannatamente azzeccata. Per la prima volta non si esibisce coprendosi la guancia. Si farà bella di nuovo domani nella serata delle cover. S(inger).I(‘d).L(ike in the).F(inals).

Francesco Gabbani voto 7,5: con indosso quel maglione ci si aspetta che Spock passi a prenderlo da un momento all’altro ma si guadagna il suo posto tra i big e diverte tutto l’Ariston tra balletti improponibili, scimmie e ritmo che fa subito entrare il pezzo in testa. Forse non sarà il vincitore, ma la canzone dilagherà nelle radio. Originale parecchio ma qualcuno che aveva un ballerino al suo fianco è già passato su questo palco. Salirà.

Michele Zarrillo voto 7: risponde presente al suo 12esimo Festival e potrebbe tranquillamente sostituire Carlo Conti ormai. Dimostra di avere ancora molto da dare ed è a pieno diritto il quarto membro degli “Anciennes Terribles”, al fianco di Fiorella, Al Bano e Paola Turci. Evergreen.

Chiara voto 5: l’assenza di Vessicchio è un duro colpo per tutti, ma l’outfit funereo è forse un po’ eccessivo. La Galiazzo fa sfoggio della sua solita bella voce, ma si mimetizza nel buio del palco e non osa abbastanza. Puoi essere un po’ più Chiara?

 

Raige & Giulia Luzi voto 6,5: non scoppiano i fuochi di artificio che hanno promesso, ma all’esordio Sanremese dimostrano di avere una malleabilità artistica che sicuramente merita un plauso visto che si adattano perfettamente all’Ariston senza snaturarsi: Raige infatti non perde credibilità e Giulia non risulta fuori luogo. A quanto pare il completo mimetico non era un caso. Jalisse.

Nota di merito a:

Francesco Totti voto 10: l’immenso Capitano si toglie la maglia da gioco, si fa la doccia e indossa il completo per il Festival. Regala risate senza sforzarsi e risulta decisamente più divertente del “trio comico”. Non servono performance particolari, sa farsi amare essendo sempre lo stesso. Er Piccione.

 

A cura di www.radioluiss.it Andrea Giachi, 25 anni, specializzando in International Relations; Elena De Santis, 22 anni, studentessa di Scienze Politiche; Edoardo Santarsiero, 20 anni, studente di Politics, Philosophy and Economics; Mira di Chio, 19 anni, studentessa di Politics, Philosophy and Economics; Lorenzo Tawakol, 21 anni, studente di Economia e Management.

 

(Nella foto Paola Turci)