Pubblicato il 31/01/2017, 19:04 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Filippo Cipriano: Lo spot Tim per Sanremo è un’ottima case history

Video – Filippo Cipriano: Lo spot Tim per Sanremo è un’ottima case history
L’amministratore delegato della casa di produzione Nonpanic, ai microfoni di TvZoom, racconta dei progetti della società: da “Sbandati” a “Matrimonio a prima vista”.

Filippo Cipriano: “Allo spot Tim hanno lavorato più di cento persone”

Qualche settimana fa abbiamo analizzato l’efficacia penetrativa dello spot Tim, È bello avere tutto, on air dal 26 dicembre in una clip da un minuto (leggi qui). Un claim accattivante, un genere musicale emergente, il neoswing, sulle note di All Night di Parov Stelar, i funambolismi del ballerino tedesco, star del web, Just Some Motion, per veicolare un concetto semplice: intrattenere, coinvolgendo l’utenza in un progetto che condivida un immaginario visivo preciso. Tim sarà sponsor unico al Festival di Sanremo e per l’occasione la campagna proseguirà con nuovi soggetti.

Ma quel che colpisce maggiormente dell’operazione realizzata dall’agenzia Havas, è il coinvolgimento della casa di produzione Nonpanic, del gruppo Banijay Zodiak, a testimonianza di un’effettiva convergenza di linguaggi tra dinamiche promozionali dei brand e televisione. «Il tentativo del nostro gruppo è portare i meccanismi produttivi tipici della tv anche in ambito pubblicitario, con conseguente risparmio da parte dei clienti e un’elasticità nell’adattarsi alla creatività del tutto nuova», commenta Filippo Cipriano, uomo di tv di lungo corso e amministratore delegato di Nonpanic. Che, forte di un 2016 in cui «il fatturato della nostra casa di produzione è considerevolmente aumentato», spiega ai nostri microfoni alcuni titoli che lo hanno visto protagonista in sede produttiva.

Da Sbandati su Rai 2: «Un modo scanzonato per parlare di tv dentro la tv», a Sono Innocente, in prime time su Rai 3 al sabato, «Scommessa difficile per la collocazione oraria, con una concorrenza insidiosa. Ma programma lusinghiero per i contenuti: l’analisi della giustizia in Italia nelle sue disfunzioni, senza cavalcare l’onda della cronaca nera». Fino a Matrimonio a prima vista, esperimento sociale ancora su Sky Uno in primavera: «La seconda edizione ci consentirà di sperimentare situazioni incredibili, all’insegna dei matrimoni combinati secondo criteri scientifici».

L’auspicio per il futuro? «Matrimonio a prima vista ha alimentato il dibattito sul valore delle nozze da un punto di vista inedito. Sarebbe interessante analizzare allo stesso modo l’idea della morte, della dipartita non violenta, con un format in grado di trattarla senza spaventare gli spettatori. All’estero accade da diverso tempo». La grattata scaramantica è d’obbligo, ma il tema sarebbe un esperimento curioso per l’Italia di oggi, abituata a lasciare certi argomenti fuori dalla porta, eccezion fatta per alcune connotazioni morbose.

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Filippo Cipriano)