Pubblicato il 30/01/2017, 18:05 | Scritto da Tiziana Leone

Ficarra e Picone: A Striscia la Notizia si frequenta la libertà

Ficarra e Picone: A Striscia la Notizia si frequenta la libertà
Televisione, teatro e cinema: per Ficarra e Picone la creatività viaggia su tre binari paralleli, ma l'amore per Striscia è intoccabile. Il perché lo spiegano loro stessi a TvZoom.

Ficarra e Picone, in testa al box office con il film L’ora legale, tornerà alla guida del Tg satirico di Antonio Ricci dal 7 febbraio

Nati artisticamente ventuno anni fa nella Rai 3 dell’allora Bruno Voglino, lanciati in quel mondo dorato che fu L’ottavo Nano su Rai 2, arrivati al cinema con il loro primo film Nati stanchi, passati da Quelli che il calcio a Mai dire Domenica, promossi a Zelig e nei teatri italiani con il loro spettacolo Vuoti a perdere, approdati a Striscia la notizia nel 2005, applauditi al Festival di Sanremo nel 2007, il resto è storia recente, Ficarra&Picone, la coppia di artisti siciliani in testa ai box office con il loro ultimo film L’ora legale, sono l’esempio di come la televisione riesca a creare carriere che il pubblico ama al di là di ogni eventuale critica. Se un Checco Zalone, trionfatore al cinema con i suoi incassi milionari, non è mai stato invitato a un David di Donatello, Ficarra&Picone pur non subendo la stessa ghettizzazione, non fanno certo parte di quel circolo degli artisti che il cinema italiano porta come emblema. Anche perché i due portano tanta gente nelle sale, al di là di qualsiasi emblema. E la cosa non riesce proprio a tutti.

Salvo Ficarra e Valentino Picone frequentano con la stessa leggiadria il grande e il piccolo schermo, inutile tentare di sapere dove comincia l’uno e finisce l’altro, perché sono facce della stessa medaglia. Al cinema come in tv prendono di petto la politica e la ridicolizzano. Se nell’Ora legale Ficarra, opportunista in cerca di raccomandazioni politiche, indossa una felpa con la scritta “Cognato” (del sindaco appena eletto) sullo stile Salvini, sul bancone di Striscia la notizia non rinuncia a battute al vetriolo. «Sapete quanti calci gli devo dare sotto al bancone ogni volta che parla? – sorride Picone – Salvo si dimentica che di fronte ha otto milioni di persone». «A dire la verità –replica Ficarra – quando siamo a Striscia abbiamo la sensazione di essere noi quattro, noi due e un paio di cameraman».

Dopo tanti anni Striscia resta dunque un porto franco irrinunciabile, senza alcun pericolo di assuefazione. «La cosa bella di Striscia la notizia – insiste Picone – è che puoi essere il primo a commentare la giornata politica, in diretta. Lì si fa satira pungente e tagliente, è un posto libero, troppo bello, una sorta di Vaticano. Si frequenta la libertà». Ficarra&Picone torneranno a “tirarsi” calci dietro al bancone di Striscia dal prossimo 7 febbraio su Canale 5.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Ficarra&Picone)