Pubblicato il 26/01/2017, 14:31 | Scritto da La Redazione

Aldo Grasso: Calciomercato che si occupa di Mihajlovic

Aldo Grasso: Calciomercato che si occupa di Mihajlovic
Il bene sognato è sempre più bello e più vero del bene raggiunto: un esempio? “Calciomercato. L’originale”. Ma per una sera la polemica (sul Torino) sposta il fuoco. Così Aldo Grasso sul “Corriere della sera”

Calciomercato, il luogo dove  il tempo è pura e fervente attesa

Rassegna stampa: Corriere della sera, di Aldo Grasso.

Il bene sognato è sempre più bello e più vero del bene raggiunto: un esempio? “Calciomercato. L’originale”. Ma per una sera la polemica (sul Torino) sposta il fuoco.

Poco di quanto il mercato estivo lasciava prevedere si è realizzato, perché il bene sognato è sempre assai più bello e più vero del bene raggiunto. Così è per tutti. Così, a metà campionato, si torna a fantasticare. Lo faccio quasi ogni sera, seguendo Calciomercato. L’originale, quello di Alessandro Bonan e Gianluca Di Marzio, nella speranza che qualche nuovo acquisto alimenti le ambizioni del Toro (Sky Sport, dal lunedì al venerdì, ore 23). E invece, lunedì e martedì, è successo qualcosa di inusuale. Si è discusso molto di come l’allenatore Sinisa Mihajlovic, diciamo così, gestisce la comunicazione. Lunedì, per esempio, è stato osservato, sia pure con ironia, che se tu tratti male pubblicamente un giocatore non sempre ottieni gli effetti voluti. Se tu dici che Maxi Lopez corre con una lavatrice sulle spalle, beh non è che lui la prenda proprio bene. E poi, questo l’aspetto più grave, se lo metti sul mercato, chi comprerà mai un giocatore con una lavatrice sulle spalle? Lopez, Ljajic, Obi, Baselli, Benassi: tutti presi di mira pubblicamente da Mihajlovic con esiti non certo confortanti. Martedì l’analisi è stata ancora più approfondita.

Si è parlato di «sergente di ferro», di temperamenti focosi. Renato Zaccarelli ha ricordato il periodo di Gigi Radice, un allenatore che non le mandava certo a dire, ma sempre nel chiuso degli spogliatoi. Lo scrittore Sandro Veronesi ha spiegato perché a lui non piacciono gli allenatori che la mettono sul fisico. E poi se certi errori si ripetono sempre, tipo i gol sui calci piazzati, la colpa è solo dei giocatori? E se le cose dovessero andar male, dio non voglia, cosa verrà dopo le male parole? La vera speranza, per un tifoso granata, è che il calcio mercato torni a essere il luogo di aspettative, il luogo dove il tempo è pura, fervente attesa. Intanto, a pensarci bene, la sola retorica con cui un allenatore si esprime sono i risultati sul campo.

 

(Nella foto la squadra di Claciomercato)