Pubblicato il 17/01/2017, 12:31 | Scritto da Carlo G. Lanzi

The Young Pope: per i critici americani non esiste niente del genere in tv

The Young Pope: per i critici americani non esiste niente del genere in tv
Dopo la messa in onda del primo episodio della serie girata da Paolo Sorrentino, i giornali usa più autorevoli hanno celebrato il genio del premio Oscar.

Abbiamo letto The Hollywood Reporter, Usa Today e il New York Times

Ieri notte è andata in onda su Hbo la prima puntata di The Young Pope, la serie tv di Paolo Sorrentino con Jude Law, prodotta da Sky Italia. Com’è successo anche da noi, la fiction ha diviso critica e pubblico, ma per tutti è chiaro il valore dell’opera. Secondo Tim Goodman di The Hollywood Reporter: «Dal primo fotogramma capisci che c’è qualcosa di strano, che lo scrittore-regista Paolo Sorrentino ha il pieno controllo della sua visione e che questa visione il pubblico americano non l’ha vista troppo spesso. Raramente ho visto una serie (altro rispetto, per esempio, a Twin Peaks) dove penso così spesso: “Aspetta, che cosa?”. Credo che parte della peculiarità di questa serie è che sia stata fatta da un regista italiano e opera al di fuori dei ritmi televisivi anglosassoni. Se avete visto la serie gangster italiana Gomorra, avete un senso di come gli stimoli vengano dati in maniera diversa (come per la serie francese The Last Panthers), ma mentre quei prodotti sono stati chiaramente influenzati dalla tv americana, The Young Pope sembra un film eccentrico di 10 ore fatto da un visionario, tagliato poi in episodi (che non sembrano sconnessi, sia chiaro)».

Per Robert Bianco di Usa Today: «La cosa migliore da dire su The Young Pope, splendida serie, strana e stranamente inerte del premio Oscar Paolo Sorrentino, è che è diversa da qualsiasi altra cosa in Tv». James Poniewozik sul New York Times, invece, scrive: «The Young Pope è il racconto dell’orrore visivamente sublime, ma testualmente ridicolo, in cui il mostro è lo stesso Pontefice. Se apprezzerete la serie probabilmente sarà per il piano non letterale dello spettacolo. Nella prima puntata, il dono del Governo australiano per il Papa è un canguro e Pio XIII ordina di liberarlo nei giardini vaticani. Più tardi, in una passeggiata notturna, queste due creature si incontrano e si fissano a vicenda. La sensazione è che questo momento surreale indichi (in bilico tra la meraviglia e risate) che The Young Pope può venire più vicino a Dio».

 

(Nella foto Jude Law)