Spot tv: Tim diverte, Sanremo non molto. Un bel problema per il Festival

Tim sarà sponsor unico del Festival di Sanremo 2017

È raro, ultimamente, vedere uno spot di una compagnia telefonica non dico bello, ma piacevole al punto da non disturbare (anzi), anche se la pianificazione è, come sempre, martellante. È il caso dello spot Tim È bello avere tutto. Un’idea semplice e un’esecuzione di altissimo livello lo rendono estremamente efficace nel comunicare spensieratezza. Alla fine dei conti si tratta di un elenco, ma musica e coreografia del ballo sono veramente trascinanti. Eh sì, perché il minimo che si possa fare quando si tratta di intrattenimento è intrattenere, ma non è così facile riuscirci. Lo sanno bene non solo le altre compagnie telefoniche: Vodafone in primis, con la demolizione di un mito come Bruce Willis, oppure Wind con i suoi Elfi (i testimonial si sprecano).

Lo sa benissimo anche chi ha realizzato i promo del Festival di Sanremo che, pur essendo un prodotto di puro intrattenimento, comunica in modo didascalico e polveroso, senza personalità e molto meno divertimento. Perché il paragone con Tim? Perché la compagnia telefonica è il main sponsor del Festival, ma a guardare le due pubblicità viene sicuramente più voglia di fare un abbonamento per lo smartphone, che passare cinque sere di febbraio davanti a Rai 1. Il fatto che tutti quei contenuti, connessioni, servizi e opzioni promessi nello spot Tim diano spensieratezza, poi, è tutto da dimostrare, ma questa è un’ altra storia. Per quanto riguarda lo spot di Sanremo, invece, se tanto mi dà tanto…

GUARDA LO SPOT DI TIM

Brand: Tim
Agenzia: Havas
Direzione creativa esecutiva: Giovanni Porro
Producer: Valeria Zacchi
Account Director: Federica Papetti
Casa di Produzione: Nonpanic
Regia: Matthaus Bussmann
Coreografo: Brian Bullard

GUARDA LO SPOT DEL FESTIVAL DI SANREMO

Compost

(Nella foto di apertura un frame dello spot Tim)