Pubblicato il 13/01/2017, 14:32 | Scritto da La Redazione
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Gigi Proietti: Festeggio i 50 anni di carriera su Rai 1

Gigi Proietti ritorna in tv con i suoi Cavalli di battaglia: “Una festa per la mia carriera”

Rassegna stampa: La Repubblica, di Silvia Fumarola.

Da sabato 14 gennaio, per tre serate, l’attore romano sarà protagonista su Rai 1 di un varietà in cui riproporrà i suoi pezzi più famosi. Tra gli ospiti Baglioni, Teocoli, Siani, Laganà, Guzzanti, Piovani e tanti altri: “Ma stavolta farò io da spalla”.

Della concorrenza con C’è posta per te non si preoccupa: «Faccio l’attore, non faccio questo mestiere per vincere le serate. Maria De Filippi non è mia nemica. Che sarà mai!». Gigi Proietti torna in tv, da sabato (per tre serate) su Rai 1 con Cavalli di Battaglia, saggio di bravura e di talento in onda dal Teatro Verdi di Montecatini. Spettacolo in cui ha invitato gli amici per proporre i loro cavalli di battaglia. Una serata delicata per gli ascolti; il varietà torna di sabato, e il direttore di Rai 1 Andrea Fabiano dice che lo show era perfetto per quella serata. «Ormai non esistono più serate più protette delle altre, l’offerta televisiva è talmente ampia, su tutte le reti c’è qualcosa».
Claudio Baglioni canta i suoi successi e insieme rifanno Me so’ magnato er fegato, Teo Teocoli si presenta nei panni di Caccamo e poi via con le canzoni milanesi, sfilano Claudia Gerini, Alessandro Siani, Rodolfo Laganà, Marco Marzocca, Corrado Guzzanti con Serena Dandini (lui fa Quèlo, profeta improbabile). Francesco Cicchella fa un Massimo Ranieri più vero dell’originale, l’amico premio Oscar Nicola Piovani (standing ovation del pubblico) lo accompagna al piano. Il finale è un trionfo di risate con la versione comica della Signora delle camelie in cui fa Armando Duval.

«L’unica cosa nuova per me – racconta l’attore romano – è fare la spalla, perché l’ospite che arriva e va via devi farlo sentire a proprio agio. Papà voleva che facessi il conducente, mi sono ritrovato a fare il conduttore». Manca da 26 anni con un varietà televisivo, l’ultimo è stato Club 92, festeggia 50 anni di carriera, si è regalato «una festa per la mia vita artistica. Sono riuscito a portare a termine lo spettacolo con 39 di febbre, tachipirina e adrenalina mi hanno aiutato. Lo dico sempre che il teatro è terapeutico, ora mi sono ripromesso di andare a Lourdes».

Il teatro è la passione di una vita, lo accompagnano in scena le figlie Carlotta e Susanna (che è anche costumista), tutti al servizio dello spettacolo che è “il best of” dell’attore romano. «Pensare che Cavalli di battaglia quando è nato in teatro doveva essere una serata, e a Roma siamo alla 24esima edizione» racconta «Ho portato il baule in scena, come in A me gli occhi, please». I “cavalli” nitriscono, e via con i pezzi di bravura, da Pietro Ammicca l’affarologo a Toto a Nerone di Petrolini, la Tosca. «Forse nelle prossime puntate arriverà anche Mandrake di Febbre da cavallo». Il pubblico è dalla sua parte, canta, applaude, battuta dopo battuta. «Anche se sono tutte cose che faccio da sempre in teatro – prosegue Proietti – più passano gli anni più la tensione è forte. Uno teme di distruggere tutto quello che ha costruito. Mi piace la formula di Cavalli di battaglia in tv con gli ospiti. Sarebbe bello averli anche in teatro, ma, come si dice, dopo tre giorni l’ospite puzza. E questi sono ospiti un po’ carucci».

 

(Nella foto Gigi Proietti)