Pubblicato il 02/12/2016, 13:35 | Scritto da La Redazione
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Addio al Boss delle cerimonie di Napoli: morto Antonio Polese

Addio al Boss delle cerimonie di Napoli: morto Antonio Polese
Il titolare del ristorante La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, set del programma di Real Time, ha avuto una complicazione cardiaca. Così Noemi Penna sul quotidiano “La Stampa”.

Addio al boss delle cerimonie: è morto don Antonio Polese

Rassegna stampa: La Stampa, di Noemi Penna.

Il titolare del ristorante La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, set del programma di Real Time, ha avuto una complicazione cardiaca.

Addio al boss delle cerimonie. Antonio Polese, il titolare del ristorante La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, diventato famoso grazie al programma tv in onda su Real Time, è morto a 80 anni. Era già stato ricoverato nei giorni scorsi all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, poi dimesso, a causa di scompensi cardiaci da cui soffriva da ottobre. Ma le sue condizioni si sono nuovamente aggravate: è stato trasportato d’urgenza nella clinica Pineta Grande, sulla costa domiziana, e questa volta non ha superato la crisi. A confermare la notizia è lo stesso nipote, Antonio Jr: «Purtroppo è successo», dice al telefono, senza aggiungere altro. «Ci stiamo recando in ospedale per predisporre il rientro della salma e il funerale», ha invece fatto sapere il genero, Matteo Giordano. Intanto la veglia funebre è partita sul web, con l’hastag #CiaoDonAntonio lanciato da Real Time, condiviso dai tanti fan del programma.

In questi anni Antonio Polese ha portato in tv una spaccato di vita del Sud Italia, raccontando i tanti matrimoni, battesimi, prime comunioni e diciottesimi compleanni celebrati all’interno del suo castello, «il posto più bello del mondo», a suon di musica neomelodica. Cerimonie di cui è sempre andato fiero, e di cui è sempre stato l’ospite d’onore, con tanto d’ingresso trionfale – accompagnato da applausi e «fazzolettate» – per fare il suo augurio ai festeggiati. «Per cento anni e sempre con buona salute», diceva sempre.  Non è stato un periodo facile per il Boss. Dopo i problemi al cuore, sono arrivati anche quelli con la magistratura. A inizio novembre il tribunale di Torre Annunziata ha infatti disposto la confisca della Sonrisa per abusi edilizi. Inoltre, la moglie del boss, Rita, e il fratello Agostino sono stati condannati a un anno di reclusione con l’accusa di essere responsabili di una lottizzazione abusiva durata quasi 35 anni, dal 1979 al 2011. Nessuna condanna per don Antonio e per il genero, Matteo, direttore della Sonrisa, che non figurano come proprietari delle strutture.

 

(Nella foto Antonio Polese)