Pubblicato il 02/12/2016, 11:34 | Scritto da La Redazione
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Interviene il Tribunale sul secondary ticketing: stop ai Coldplay

Bagarini online: il Tribunale blocca i biglietti per i Coldplay

Rassegna stampa: Corriere della sera, di Stefano Landi.

Il tribunale civile di Roma ha accolto il ricorso d’urgenza della Siae per vietare la rivendita su siti di secondary ticketing dei biglietti di Chris Martin e soci a San Siro.

Chissà se i Coldplay avrebbero mai immaginato che i loro concerti a San Siro sarebbero diventati uno spartiacque legato al mondo del secondary ticketing, i siti su cui si fa bagarinaggio online. Da ieri l’Italia potrebbe fare giurisprudenza: il tribunale di Roma ha accolto il ricorso d’urgenza presentato da Siae il 13 ottobre, stabilendo che non si possono rivendere altri biglietti per i Coldplay a Milano su siti di secondary ticketing, pena una sanzione di 2mila euro. «Ora speriamo che i biglietti rimasti in mano a queste piattaforme vengano rimessi in vendita al prezzo di mercato» dice Filippo Sugar, presidente di Siae. Un provvedimento che potrebbe essere il primo di una serie di passi per regolarizzare il mercato evitando danni ai consumatori. Per le date del 3 e 4 luglio dei Coldplay a disposizione ci sarebbero ancora circa 7 mila biglietti. Ora si vedrà se resteranno invenduti, se verranno ceduti a Ticketone, che fino a luglio del 2007 detiene l’esclusiva della vendita dei biglietti online o se queste piattaforme sfideranno l’interpretazione della sentenza e quindi i 2 mila euro di multa.

Viagogo (già ieri) aveva ritirato i biglietti per le date di Milano: su Ticketbis e Seatwave invece si trovano ancora a cifre maggiorate. Entrambe le piattaforme ritengono che l’ordinanza della Siae sia stata accolta in modo parziale e che «la rivendita individuale e occasionale sul mercato secondario di biglietti precedentemente venduti dall’organizzatore dell’evento sul mercato primario non può ritenersi illecita» dicono da Ticketbis. Stesso ragionamento fa Live Nation, società del gruppo Ticketmaster, proprietaria del sito di secondary ticketing Seatwave. «La nostra battaglia vuole tutelare il pubblico, ma anche gli artisti e lo Stato che subisce un danno a livello erariale, dato che i biglietti vengono rivenduti senza iva. Ora potrebbero partire richieste di indennizzi di chi ha comprato a cifre maggiorate su queste siti, singolarmente o a livello di class action» continua Sugar. «Essendo un provvedimento d’urgenza, il giudice non poteva entrare nel merito dando seguito alla nostra richiesta ulteriore di oscurare questi siti sequestrando i biglietti ancora in loro possesso. Ma per noi pesano le motivazioni: inibire a continuare questa prassi dà un messaggio importante» aggiunge Gaetano Blandini, direttore generale di Siae. La sentenza è circoscritta alle date dei Coldplay a Milano. «Ma con questa sentenza in mano saremo ancora più attenti nel monitoraggio di successivi eventi con vendite sospette. Pronti a denunciare, tornando in tribunale», conclude Blandini.

 

(Nella foto i Coldplay)