Pubblicato il 16/11/2016, 15:34 | Scritto da La Redazione
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Selvaggia Lucarelli: Maurizio Costanzo, il nonno sadico

Il segreto di Costanzo: meglio interviste barbare che barbariche

Rassegna stampa: Il Fatto Quotidiano, pagina 11, di Selvaggia Lucarelli.

L’intervista coatta soppianta buonisti e radical chic. Ormai da Fabio Fazio va solo chi deve vendere un libro o un referendum. Orfani della Bignardi, i vip cercano un confessore

Non so se ve ne siete accorti, ma nel mondo delle interviste tv è in atto una rivoluzione copernicana. Da Fabio Fazio a Che tempo che fa ormai ci va solo chi deve vendere un libro o un disco o sponsorizzare una serie tv, un film o un referendum, per cui la parte più scoppiettante della trasmissione attualmente è il “Ci vediamo la prossima settimana!” di Filippa Lagerback, sempre se non viene tagliata in anticipo dallo spot Actimel. Da Barbara D’Urso su Canale 5 ormai ci vanno solo i parenti di un morto schiattato da poco e con contenziosi ereditari aperti o i reduci da qualche reality con almeno una lotta nel fango con fuoriuscita di tetta destra all’attivo, per cui il target è piuttosto limitato.

Daria Bignardi aveva qualche peccato da espiare forse quello di aver scritto cinque libri per cui ha smesso di farsi il colore, s’è tagliata i capelli infilandosi la scodella in testa e seguendo i bordi con una forbice da cartoncino e, come se non bastasse s’è autoflagellata ulteriormente andando a dirigere Rai 3. L’assenza della Bignardi ha quindi reso i vip orfani delle famose interviste barbariche, ovvero quelle interviste che pure l’attore che schifa la tv perché troppo mainstream faceva perché lì, nel salotto radical chic con la conduttrice nel suo tailleurino Prada, potevi andare a raccontare il tuo parto cesareo come una Belén qualunque e sentirti Susan Sarandon. E allora è successo che Maurizio Costanzo ha capito che era il suo momento. Che poteva riprendersi il suo posto e riprenderselo con quel sottile sadismo con cui si torna sulla propria sedia dopo anni nello scantinato a lucidare padelle. Ed è riuscito in un’impresa titanica. Non quella di convincere i vip a farsi intervistare: questo lo faceva pure la Bignardi. Quella di convincere i vip a farsi sfruculiare e sfanculare per un’ora buona, lasciandoli andar via convinti di essersi “messi a nudo”, di essersi “raccontati”.

E qui sta il bello. Le interviste di Maurizio Costanzo non sono interviste barbariche, sono interviste barbare in cui si salta la birretta di bignardesca memoria per passare direttamente al rutto libero. Maurizio Costanzo è il nonno sadico senza più filtri che alla cena di Natale chiede alla nipote zitella “Quand’è che te sposi, ché cominci a fa’ polvere come la palla di vetro co’ la neve?”. Maurizio Costanzo è il vecchio uomo di tv che ha subito per anni, in silenzio, il buonismo di Fazio e la finta perfidia della Bignardi e ha deciso di prendere il mobilio dei salotti buoni della tv, accatastarlo al centro del suo palco e dargli candidamente fuoco. Qualche esempio. Simona Ventura ospite. Costanzo le chiede come mai Arisa le avesse dato della falsa. La Ventura risponde che forse s’era fatta qualche bicchierino di troppo. Fazio avrebbe chiesto scusa ad Arisa in diretta tv. La Bignardi le avrebbe fatto mandare a casa un cesto di farro e quinoa. Costanzo: “Embè, de te dicevano che te drogavi!”. E la faccenda più esilarante è che Costanzo non solo sfancula i suoi ospiti, ma ignora totalmente le biografie di chi ha davanti.

A Simona Ventura ha chiesto “Te sei figlia unica, no?”, roba che la sorella Sara, una che prova con dignità a fare qualcosa in tv da vent’anni, avrà fatto harakiri col telecomando. A Belén: “Marco Borriello stava sull’isola co’ te no?”, o anche “Te a parte Santiago non c’hai altri figli, giusto?”, come se stesse in ascensore con la figlia della vicina di casa tornata dall’Erasmus dopo tre anni. E poi ci sono le sue meravigliose scoattate. Morgan tenta di essere aulico e a una domanda sul suo rapporto con la fede risponde: “Io sono molto spirituale, sto mettendo a fuoco la mia spiritualità, credo che Gesù andrebbe tirato giù dalla croce e…”. “Ah Morgan, ma nun sarebbe meno tojese i Giuda dalle palle?”. Belén: “Sempre a parlare dei miei amori…”. “Ah bella, te lo sai che se nun era per il gossip stavi ancora in Argentina sì?”. Sempre Belén: “Stefano ha la fidanzata, ma la tiene nascosta…”. “Seee vabbè, mo’ c’ha la nana nel cassetto!”. Belén: “Se la storia funzionerà farò un figlio con Iannone“. Costanzo: “Hai fatto n’analisi? Daje diccelo che è `na cosa carina”.

E così via in un favoloso crescendo di scambi dialettici che più che botta e risposta sono botte e goffi tentativi di risposta di personaggi balbettanti e messi al tappeto da un conduttore che, per dire “secondo le riviste tradivi Bettarini“, afferma: “Le gazzette riferivano che tradivi Bettarini”. Insomma, la rivincita dell’intervista cafona ma onesta contro quella pettinata. E sì che gli ospiti hanno la possibilità, con un pulsante, di interrompere i filmati, ma come ha ricordato Costanzo a Belén: “Le domande però nun le stoppi!”. Ecco, sarebbe bello vedere Matteo Renzi da Costanzo. Già immagino la scena. Il premier: “La riforma costituzionale è un altro tassello per rendere più forte l’Italia…”. “Se vabbè, questo pensa de cojonamme. Sipario!”. Vai Maurizio, sei tutti noi (coatti dentro).

 

(Nella foto Maurizio Costanzo)