Pubblicato il 23/10/2016, 12:03 | Scritto da La Redazione
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AT&T-Time Warner: celebrato un matrimonio da 80 miliardi di dollari

AT&T-Time Warner: celebrato un matrimonio da 80 miliardi di dollari
Il colosso Usa della telefonia entra in forze nel settore dell'intrattenimento e della tv via cavo. Così Flavio Pompetti sul quotidiano “Il Messaggero”.

AT&T sposa Time Warner operazione da 80 miliardi

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 16, di Flavio Pompetti.

Giochi fatti tra la AT&T e Time Warner: il gigante della telefonia si è accordato per l’acquisto del protagonista della Tv via cavo per un prezzo oscillante tra i 105 e i 110 dollari per azione e un valore globale di 80 miliardi di dollari. La firma era attesa già entro la fine della giornata di ieri, stando alla rivelazione del Wall Street Journal, al termine di una convocazione d’emergenza dei due consigli di amministrazione congiunti. Era stato lo stesso giornale finanziario americano a dare notizia della trattativa in corso appena il giorno prima, abbastanza da far lievitare il titolo della Time Warner dell’8% (89,48 dollari) prima della chiusura della borsa di Wall Street. Ora la parola spetta all’antitrust, che dovrà valutare l’opportunità di una fusione di un tale peso, al vertice dell’industria delle comunicazioni e dei media. L’acquisizione chiude il campo anche per eventuali unioni future nel settore: sul mercato restano solo aziende inaccessibili come la Disney, o altre nelle quali la forte presenza di gruppi familiari rende difficile la scalata, come 21 Century Fox, Cbs e Viacom.

Il polo che si viene a creare è un’autentica potenza perché spazia dai milioni di abbonamenti per la diffusione di emittenti televisive e banda larga, ad una collezione di produttori di tutto rispetto dei materiali che potranno essere veicolati: dalla Hbo alla Cnn, dalla Warner Brothers alla TNT, passando per i giganteschi studi hollywoodiani che il gruppo vanta. La AT&T cercava da tempo un unione che potesse completare la sua ambizione di divenire un’industria mediatica globale, dall’informazione al cinema, dal cavo al digitale. La Time Warner aveva un simile desiderio di aggregarsi ad un protagonista del settore per non perdere la battaglia del consolidamento che non lascia più spazio ai pesci piccoli. La AT&T con i suoi 233 miliardi di capitalizzazione e la storia centenaria che la lega alla Ma Bell, prima azienda telefonica d’America, è il gigante dell’operazione. Resta da vedere se la formula dell’acquisto aggiungerà altro debito ai 120 miliardi di rosso già nei libri, con ulteriore rischio di svalutazione della cedola, o se una formula mista di scambio azioni e contante riuscirà a indorare la pillola.

 

(Nell’immagine il logo della AT&T)