Pubblicato il 22/10/2016, 13:35 | Scritto da La Redazione

X Factor: i Jarvis rifiutano il contratto e lasciano il talent di SkyUno

X Factor: i Jarvis rifiutano il contratto e lasciano il talent di SkyUno
Il caso nella trasmissione su Sky. Diventa un giallo la rinuncia del gruppo: “Non volevano firmare per 5 album”. Il Codacons chiede un'indagine sulle regole del talent: “Risarcite gli abbonati”. Così Luca Dondoni su “Il Secolo XIX”.

Jarvis: prima promossi, poi la fuga. A X Factor addio con polemiche

Rassegna stampa: Il Secolo XIX, pagina 38, di Luca Dondoni.

Il caso nella trasmissione su Sky. Diventa un giallo la rinuncia del gruppo: “Non volevano firmare per 5 album”. Il Codacons chiede un’indagine sulle regole del talent: “Risarcite gli abbonati”.

La decima edizione di X Factor stava andando benissimo, senza intoppi e con i nuovi entrati Alvaro Soler, e soprattutto Manuel Agnelli, capaci di attrarre folle di telespettatori. Da ieri questa serenità non c’è più. Il Codacons ha chiesto «un’indagine della Procura e dell’Autorità Garante per le Telecomunicazioni per violazione dei termini della gara poiché il “sistema dei talent” ha bisogno qualcuno che ne controlli la correttezza soprattutto dell’iter seguito dai concorrenti». Il motivo di tale levata di scudi? La band Jarvis, che ha partecipato alle audizioni, superato le selezioni ma al momento di passare al serale nella squadra di Alvaro Soler ha abbandonato la competizione. Alessandro Cattelan in trasmissione ha spiegato l’abbandono con un laconico «motivi personali», ma secondo molte voci, smentite da Sony (la casa discografica proprietaria del formato X Factor), per partecipare al serale sarebbe stato chiesto alla band di firmare un contratto per ben cinque album. «Nessun motivo personale, faremo chiarezza sul perché ci è stato impedito di continuare», hanno scritto i ragazzi in un post su Facebook, poi rimosso.

La Sony non ci sta e bolla la polemica come «pura speculazione». «Tutto questo è paradossale» dichiara il numero uno dell’azienda Andrea Rosi «da sempre, a tutela della professionalità dello show e dei ragazzi che vi partecipano, ai 12 concorrenti che approdano ai live, non solo al vincitore, viene chiesto di firmare un contratto con noi. Regole note in tutti i Paesi in cui viene trasmesso X Factor. Se qualcuno non vuole firmare è libero di andarsene e i Jarvis semplicemente non hanno voluto sottoscrivere il contratto». L’Associazione dei consumatori però non ci sta e fa sapere che «se i fatti sono veri, al pubblico è stata data una rappresentazione falsata della gara con diritto degli abbonati ad essere risarciti». A sua volta il manager dei Jarvis, Larsen Premoli, ha usato la sua pagina Facebook per ribattere a chi imputava ai Jarvis una retromarcia dovuta a un contratto discografico pregresso: «A differenza di quanto riportato da alcuni non ci sono e non sono mai esistiti contratti discografici precedenti».

Premoli ha infatti spiegato di aver accettato di rappresentare i Jarvis in qualità di manager solo per permettere ai ragazzi di partecipare a X Factor: «Un articolo del contratto di partecipazione dichiara che, laddove non si abbia in essere un contratto manageriale, se ne dovrà sottoscrivere uno con la casa di produzione televisiva». Anche FremantleMedia Italia, la società che produce X Factor e detiene i diritti sul format nel mondo è intervenuta sul “caso Jarvis”: «Da parte nostra c’è assoluta regolarità e trasparenza per lo svolgimento della gara nel pieno rispetto del regolamento. FremantleMedia Italia S.p.A. si riserva il diritto di agire in tutte le sedi opportune per tutelare l’immagine del programma dagli attacchi strumentali di chiunque cerchi in tal modo di ottenere visibilità a buon mercato». L’impressione è che la storia non finirà qui.

 

(Nella foto i Jarvis)