Pubblicato il 08/10/2016, 14:09 | Scritto da La Redazione
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Tg Rai, da 21 a 25 vicedirettori

Tg Rai, da 21 a 25 vicedirettori
L'ultima tornata di nomine non è all'insegna del risparmio. Così si Italia Oggi.

E poi ci sono ex direttori ed ex vicedirettori che, a seguito dei nuovi organigrammi, si ritroveranno a incassare comunque lauti stipendi pur senza incarichi strategici

 

Rassegna Stampa: Italia Oggi, pagina 18, di Claudio Plazzotta

 

L’ULTIMA TORNATA DI NOMINE NON È ALL’INSEGNA DEL RISPARMIO

Tg Rai, da 21 a 25 vicedirettori

 

È arrivata, come scritto giovedì 6 ottobre su Italia Oggi, la consueta tornata di 25 nomine di vicedirettori ai notiziari della Rai. Nulla di nuovo sotto il sole, ci mancherebbe. E nulla da eccepire neppure sulle professionalità scelte. C’è invece da eccepire sull’utilizzo del denaro pubblico. Perché i vicedirettori, prima di questa tornata, erano 21 e adesso salgono a 25. E poi ci sono ex direttori ed ex vicedirettori che, a seguito dei nuovi organigrammi, si ritroveranno a incassare comunque lauti stipendi pur senza incarichi strategici, o a essere ricompensati per la parziale perdita di indennità di funzione con conduzioni o, come suggeriscono esperti dipendenti Rai, con apparizioni in video notturne (quando scattano speciali indennità).

Al Tg 1, alla cui direzione è rimasto Mario Orfeo, c’erano quattro vicedirettori. Ora sono sei. Due sono stati confermati (Raffaele Genah e Gennaro Sangiuliano), quattro sono nuovi (Maria Luisa Busi, Costanza Crescimbeni, Filippo Gaudenzi, Francesco Primozich, con relativo aumento di stipendio). Fabrizio Ferragni approda alla direzione relazioni esterne, mentre Susanna Petruni è stata spostata alla vicedirezione di Rai Parlamento.

Al Tg2, già da agosto, c’è un nuovo direttore, ovvero l’ex vicedirettore Ida Colucci, mentre il vecchio direttore, Marcello Masi, ha assunto il fumoso incarico di vice direttore della direzione editoriale per l’offerta informativa e conduce il programma Linea Verde su Rai Uno. La vicedirezione del Tg2 è rimasta composta a cinque unità, con la conferma dei precedenti vice Carlo Pilieci, Giovanni Alibrandi, Stefano Marroni, Rocco Tolfa, e la promozione di Andrea Covotta a occupare il posto lasciato libero da Colucci.

Al Tg3, sempre da agosto, c’è il nuovo direttore Luca Mazzà. Il precedente direttore, Bianca Berlinguer, condurrà prossimamente l’approfondimento quotidiano Carta Bianca, su Rai Tre, e all’ufficio vicedirettori sono rimasti in quattro: confermati Maurizio Ambrogi, Giorgio Saba e Pierluca Terzulli, con la novità di Carmela Rita Santoro al posto di Giuliano Giubilei di cui nulla si sa sul futuro.

In Rai Parlamento è salita alla direzione Nicoletta Manzione, al posto di Gianni Scipione Rossi (che rimane in Rai con ruolo da definirsi). L’ufficio vicedirettori è improvvisamente raddoppiato da due a quattro persone: i due confermati Fulvio Meconi e Leonardo Sgura, e le new entries Petruni e Alfonso Samengo. Da questa estate nuova direzione anche per il Giornale Radio Rai, con Andrea Montanari che ha preso il posto di Flavio Mucciante (resta in Rai ma per ora senza incarico). I vicedirettori sono rimasti in sei, ma solo due conferme (Maria Teresa Torcia e Francesco De e ben quattro promozioni: Mario Vitanza, Mario Prignano, Roberto Pippan, Matteo Cortese. Tra i vecchi vice, Vittorio Argento è stato nominato alla carica di responsabile e segretario generale del Prix Italia, mentre resta da definire il futuro di Onofrio Dispenza, Maria Maddalena Lepri e Gianfranco D’Anna.

 

(Nella foto, la statua equestre di Viale Mazzini)