Pubblicato il 08/10/2016, 12:16 | Scritto da La Redazione

Boschi-Salvini, lite in tv sul referendum

Botta e risposta su tutti gli argomenti, sul Milan è pace

 

Rassegna Stampa: Repubblica, pagina 11, di Alberto D’Argenio

 

Boschi-Salvini, lite in tv sul referendum

La ministra: “Non si vota su mio padre”

Il leader della Lega attacca su Banca Etruria. Poi, sul Milan, viene siglata la pace

Napolitano: è ora di risolvere i problemi istituzionali. Renzi: un derby Italia-vecchia guardia

 

ROMA. Già il prepartita è rovente, quando emerge che Maria Elena Boschi non parteciperà al duello con Matteo Salvini previsto per la sera, a Otto e mezzo. Così il leghista attacca: «Hanno paura del confronto». Passano poche ore e la ministra annuncia: «Dice che scappo? Ok, cambio agenda e ci vediamo in tv». E così il secondo big match sul referendum dopo la tenzone Renzi Zagrebelsky sin dall’inizio è segnato dalle scintille. Lei in studio, lui in collegamento. Lei gioca l’arma della pazienza e della preparazione, lui spesso va fuori tema con attacchi vari al governo. Parte Boschi, spiega le ragioni del “Sì” ma sul maxischermo in studio campeggia l’espressione canzonatoria di Salvini. Tocca al leghista esporre le ragioni del “No” e il viso di Boschi da ironico si fa duro quando il leghista attacca su Banca Etruria: «Vedo che Salvini vuole entrare nel merito del referendum che non è su mio padre, ma sul futuro dei nostri figli». Salvini ride di gusto. «Mio padre ha pagato sanzioni perché per noi la giustizia è uguale per tutti», ancora Boschi. Un botta e risposta nel quale Salvini utilizza un «signorina» rivolto alla ministra. E attacca: «Il referendum è un’occasione imperdibile per mandare a casa Renzi». Ma per Lilli Gruber è tempo di chiamare la pubblicità. Al rientro Boschi non si fa scappare l’occasione: «Se io sono la signorina Boschi allora lui è il giovanotto Salvini, ma provo a convincerlo come molte persone perbene della Lega che votano “Sì”». Pronta la replica: «La maggioranza degli italiani è per il no e quindi sono tutti giovanotti “permale”». Il dibattito non perde ritmo, scorre tra il mordi e fuggi di Salvini e Boschi che risponde con dati e articoli della riforma. «Ora scelga un argomento a caso della riforma e ne parliamo», la sfida della ministra a Salvini che attacca su tutto, senza rinunciare a parlare dei diamanti in Tanzania e della banca leghista. Dopo gli scontri è Boschi a tirare le somme con un sorriso. «Ci legano solo tre cose: il liceo classico, il Milan e che il quesito va bene». Così fuori onda Salvini la invita a San Siro e lei risponde: «Volentieri». Intanto c’era stato un altro botta e risposta, a distanza, tra Renzi e D’Alema: «Usa il referendum l’accusa del premier per rientrare in partita, questo è il derby Italia contro vecchia guardia». E Giorgio Napolitano ammonisce: «È ora di risolvere i problemi istituzionali che ci trasciniamo da decenni».