Pubblicato il 06/10/2016, 18:34 | Scritto da Tiziana Leone
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Fiorello: Basta con i varietà. A Sky vivo tranquillo

Lo showman ha incontrato la stampa per presentare la sua Edicola Fiore, al via lunedì 10 ottobre  alle 7.30 di mattina su Sky Uno e TV8 fino al 16 dicembre

Fiorello si è svegliato alle 3.15. «Ormai mi muovo come un anziano ninja per non svegliare il resto della famiglia, cammino in punta di piedi, uso la luce dell’iPhone e copro il rumore della pipì mettendo la carta igienica». Verso le 5.30 è arrivato al Bar Ambassador (guarda il backstage dell’EdicolaFiore) in via Flaminia, set della sua EdicolaFiore, al via lunedì prossimo 10 ottobre alle 7.30 su SkyUno e TV8. «Siamo secondi solo al bar di Guerre Stellari». Verso le 6.30 sono arrivati tutti gli altri: John Wayne e Agonia, Ruggero e la Cofanella, il Depresso e il Narcotrafficante. Sono gli amici del bar, la compagnia che ogni giorno fino al 16 dicembre farà “da cornice” a Fiorello e alla sua spalla, Stefano Meloccaro, giornalista di Sky prestato all’intrattenimento mattutino. «Noi non siamo un programma comico, vogliamo regalare un facile buon umore». Con loro c’è anche Gabriella Germani «quella che ha iniziato la lunga serie di imitazioni della Raggi». Alle 8 è l’ora della stampa, convocata per dimostrare che il vecchio mantra «io faccio questo programma perché mi diverto, vivo tranquillo, per tutto il resto ho già dato» è assolutamente vero.

Fiorello si siede e comincia lo show. Coinvolge i tecnici, messi fuori sul marciapiede a cantare e ballare il rap. Invita le bariste a esibirsi da dietro il bancone. Costringe persino la moglie che malauguratamente lo chiama durante la conferenza stampa a salutare in viva voce. Di fronte ha quella che lui chiama la “jingle machine”: «Ho voluto questa, con i tasti, la usavo ai tempi di Radio2». Da lì può uscire di tutto: da Andiamo a comandare, alla colonna sonora di Gomorra, dal campanello di Porta a Porta ai finti remix di Bob Sinclar, c’è persino la canzoncina dedicata al «porro super eroe vegano», un vecchio sketch dei tempi della radio. «Io la mattina mi sveglio presto di mio – confessa – Se no non avrei mai fatto questo programma». Per andare ospiti alla corte di Fiorello bisogna svegliarsi alle cinque di mattina, eppure la fila è già lunga. «Vorrebbero venire tutti – dice –. Ma non c’è più spazio. Stiamo fermando il mondo del cinema perché a noi non interessa fare la promozione dei film in uscita». Non ci sarà tempo nemmeno per i politici. «Poi certo, se ti passa davanti il Presidente del Consiglio che fai, non lo fai entrare?». Anche perché dalla politica Fiorello se ne guarda bene. «Al referendum voterò “forse”».

L’EdicolaFiore durerà fino a dicembre, ma a marzo potrebbe tornare. «Nel mezzo mi riposo, mica posso sempre stare in tv», dice. Dopo le puntate sperimentali di giugno, anche la Rai sembrava interessata alla trasmissione mattutina. «Quando è arrivato il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto ero già in parola con Sky», confessa. E poi lì volevano affidargli una semplice «finestrella» all’interno di un altro programma. «La finestra aprila a casa tua», sorride Fiore, che non rimpiange i tempi dei grandi varietà. «Alla mia età chi me lo fa fare di tornare al varietà, e quanto costa, e l’ospite, e la conferenza stampa e quanto ha speso Fiorello. Grazie, ma non ho il carattere adatto». Non lo ha nemmeno per il Festival di Sanremo. «Ho già dato e poi non sono un conduttore». E tanto meno per i contratti a lunga scadenza. «Non ho mai avuto nemmeno un contratto con la Rai, non puoi firmare per tre anni con un’azienda, rischiando di prendere i soldi senza fare niente». Contento per il ritorno di Pippo Baudo «perché per me il concetto vecchio e brutto, giovane e fico non ha valore», lo showman sa già di non voler restare di fronte alle telecamere fino a 80 anni. «Non credo di essere così, avevo detto che avrei smesso a cinquant’anni. Proviamo ai sessanta. Non voglio fare programmi in cui dico: «”Ci vediamo dopo” perché devo andare al bagno». Un’altra sua certezza è che non potrà mai fare il giudice di un talent: «Non sono in grado. Però quest’anno faremo una joint-venture con X Factor – dice –. Come punizione, l’eliminato dal programma verrà caricato su un furgone a Milano e portato a Roma per essere qui all’Edicola alle 7.30 e duettare con John Wayne». Il bello di Sky? «Quando ti pagano: vai a Milano Rogoredo e lì trovi direttamente Murdoch con l’assegno in mano. Per questo resto qui».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Fiorello)