Pubblicato il 16/09/2016, 18:31 | Scritto da Andrea Amato
Argomenti: , ,

Rai e Mediaset nei guai, mentre Sky esulta e aspetta sorniona

Rai e Mediaset nei guai, mentre Sky esulta e aspetta sorniona
Antonio Campo Dall’Orto nel mirino dell’Autorità Anticorruzione, Piersilvio Berlusconi che perde pezzi di Premium per colpa della causa con Vivendi e Zappia che festeggia per “X Factor 10” e spera nel colpaccio low cost.

Tre notizie di industria televisiva molto significative

In mezzo al lancio di palinsesti e nuovi programmi, oggi ci sono sui giornali italiani tre notizie che riguardano tre importanti editori televisivi. La prima parla della Rai e, come spesso capita ultimamente, non certo bene (leggi qui). L’Autorità Anti Corruzione di Raffaele Cantone ha definito «irregolari» 21 delle 22 assunzioni operate da Antonio Campo Dall’Orto, il direttore generale di viale Mazzini, accolto come il salvatore della patria e oggi più che mai, invece, isolato dalla stessa maggioranza che l’ha nominato. È evidente che il compito è ingrato: rivoluzionare un’azienda dopo decenni di lottizzazione politica, dove gli interessi politici ed economici a spese dei cittadini contano più delle competenze e del merito. Campo Dall’Orto ha scelto mesi fa la strada dei volti nuovi, oggi messa in discussione. Il Dg pensava, o così gli era stato promesso, di avere carta bianca e mani libere per compiere questa rivoluzione, ma è evidente che così non è. Per accelerare i tempi ha preferito puntare su uomini di fiducia, alcune scelte condivisibili, altre no, ma non è questo il punto. Cambiare una mentalità dall’interno è un processo lungo, faticoso e spesso frustrante, ma forse sarebbe la strada più sicura e duratura. Prevediamo un autunno caldo per Campo Dall’Orto e per i suoi fedelissimi, soprattutto se i numeri tarderanno ad arrivare, come nel caso di Politics, programma che doveva sostituire l’inviso al Palazzo Ballarò, con il giornalista Gianluca Semprini di Sky, proprio uno dei 21 «irregolari» segnalati da Cantone.

La seconda notizia riguarda Mediaset (leggi qui), che sta per iniziare un’incerta e dolorosa battaglia legale con il furbo Bollorè di Vivendi su Premium, che dal 30 settembre perde però anche i canali Disney dal suo bouquet, per ragioni economiche e di gestione in questa fase di closing (se mai si farà). Al Biscione rimane quindi sostanzialmente il cinema, ma soprattutto il calcio, con la salatissima Champions League, che ha in esclusiva per ancora due anni. Anche per Piersilvio Berlusconi si prospetta un autunno da incubo, perché i soldi sono sempre meno e questo si riverbera inevitabilmente sulle produzioni delle reti generaliste, ridotte ormai all’osso.

Chi invece oggi può esultare è Sky, che ha presentato due giorni fa i palinsesti nuovi (anche se si sapeva già tutto). La pay tv satellitare ieri ha messo a segno un successo non certo scontato: la prima puntata della decima edizione di X Factor ha registrato al debutto un ottimo 4,27% di share media con 1,2 milioni di spettatori (leggi qui), numeri da rete generalista davanti a Rete 4, Rai 3, La7 e attaccata a Rai 2. Un talent show dato per decotto e con una giuria rinnovata, su cui nessuno avrebbe puntato un euro. E in più con una forte concorrenza interna, ovvero l’Europa League sia pay che free su Tv8. Anche se l’ad di Sky, Andrea Zappia, due giorni fa ha smentito un interessamento verso Premium, c’è da giurare che gli uomini di Rupert Murdoch staranno alla finestra a seguire l’evolversi della situazione, sperando magari in un colpaccio last minute e soprattutto low cost. Insomma, è iniziata la stagione dei programmi e dei grandi movimenti industriali.

 

Twitter@andreaaamato

 

(Nella foto, da sinistra, Antonio Campo Dall’Orto, Piersilvio Berlusconi e Andrea Zappia)