Pubblicato il 16/09/2016, 13:34 | Scritto da La Redazione
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Manager Rai, altolà a 21 esterni su 22: Ci sono state carenze e irregolarità

Manager Rai, altolà a 21 esterni su 22: Ci sono state carenze e irregolarità
Le conclusioni dell'Anticorruzione sulle assunzioni volute da Viale Mazzini. Ora la Corte dei Conti potrebbe valutare l'eventuale danno erariale per i vertici. Così Marco Castoro su “Il Messaggero”.

“Manager Rai, irregolari 21 nomine esterne su 22”

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 5, di Marco Castoro.

Su Viale Mazzini si è abbattuta una tempesta che difficilmente potrà essere contenuta in un bicchiere d’acqua. L’Autorità Anticorruzione ha messo il dito nella piaga. Nulla di irreparabile, almeno in questa fase, in quanto l’Anac non ha il potere di prendere decisioni o di decretare sanzioni. Tuttavia il quadro dipinto rende opaco il nuovo corso della Rai, quello del post riforma, mai messo a dura prova come in questo periodo. Assenza di trasparenza, denuncia l’Anac. E conflitto di interessi, irregolarità, mancato utilizzo del job posting e soprattutto carenza di documentazione in molte delle nomine di quest’anno. Nonché nessun riferimento sulla tracciabilità dei criteri di selezione e valutazione dei candidati. In diversi casi non si sono rispettate le procedure previste dal regolamento anticorruzione. La delibera dell’Anac lo dice chiaro e tondo. E dopo quello che è accaduto in Campidoglio non è cosa da poco conto. La squadra di Cantone ha espresso le sue conclusioni in seguito all’esposto del sindacato Usigrai presentato ad aprile, dopo l’arrivo in azienda di 21 dirigenti esterni, tutti in posizioni strategiche.

VICENDA SEMPRINI Al centro del mirino ci sono finite anche le ultime assunzioni dei direttori di rete, di Raisport e la numero 22, quella di Gianluca Semprini, assunto come caporedattore a Rainews e conduttore di Politics su Rai 3. «Limiti e carenze – si legge nella delibera – evidenziate per le 21 assunzioni, di cui 11 a tempo indeterminato e 10 a tempo determinato, sono stati riscontrati anche con l’assunzione a tempo indeterminato di un giornalista con la qualifica di caporedattore». Semprini, appunto. La Rai prende atto dei suggerimenti dell’Anac e si dichiara pronta a fare chiarezza. Riduce drasticamente a poche unità i casi critici, promettendo di migliorare strumenti e procedure di analisi delle professionalità, tracciabilità e chiarezza dei processi di selezione, il corretto utilizzo dello strumento del job posting. I casi critici di Viale Mazzini riguardano lo staff e la comunicazione. Le nomine sono state definite fiduciarie e quindi non è stato utilizzato il job posting. Più delicata la situazione del capo della sicurezza per la quale sussiste «un’ipotesi conflitto di interessi», perché ad effettuare la selezione sarebbe stata la società del padre.

SCENARIO Ora la parola passa alla Corte dei Conti, che dovrà valutare un eventuale danno erariale e possibili responsabilità, ma anche al Tesoro al quale l’Anac ha trasmesso gli atti. Tuttavia fa un certo effetto constatare come l’Anticorruzione voluta dal governo Renzi dia una mazzata alla Rai, la cui governance rappresenta una scommessa voluta dallo stesso premier. La Corte dei Conti è vista come uno spettro dai vertici di Viale Mazzini e dai consiglieri del cda. Se verranno appurate le irregolarità nell’utilizzazione di soldi pubblici saranno i diretti interessati a pagarne le conseguenze: e già accaduto in passato. Per quanto riguarda gli stipendi c’è da prevedere un autunno caldissimo. Anche perché se le ultime assunzioni dei manager sono state sotto il tetto dei 240 mila, c’è sempre la carta del bonus aggiuntivo (anche del 20%) che può far saltare il banco.

 

(Nella foto la sede Rai)

 

 

 

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