Pubblicato il 13/09/2016, 15:30 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Manuel Agnelli: Fedez è l’esperto di X Factor, mi ha dato consigli

Manuel Agnelli: “Non mi aspetto di fare la rivoluzione della musica”

È la novità più interessante della nuova stagione. Per alcuni, Manuel Agnelli a X Factor 10 somiglia a un esperimento di esorcismo, un Padre Merrin di fronte a Linda Blair che cerca di districarsi resistendo all’appetibilità commerciale dei meccanismi televisivi mantenendo intatto lo spirito degli esordi. Per altri, è l’azzeccata mossa che nobilita definitivamente il talent show di Sky Uno, sottolineandone la portata colta e la capacità di rappresentare l’universo musicale in ogni sua stratificazione. «Faccio mia la lezione di Pasolini, per fare cultura bisogna andare in mezzo alla gente», aveva dichiarato il frontman degli Afterhours a giugno, trasformando una scelta apparentemente conformista, la partecipazione a talent tv, in una mossa davvero indie, cioè indipendente, non vincolata a formule ricattatorie di appartenenza. Oggi aggiunge: «Non sono qui per fare la rivoluzione. La mia presenza nella giuria è un ulteriore passo di un percorso artistico iniziato trent’anni fa. Questo è il senso dell’essere artista: mettersi sempre in gioco, arrivare anche a rinnegare se stessi per non diventare un cartonato di se stessi». Poco importa se lui, a vent’anni, non avrebbe mai partecipato a X-Factor come concorrente: «Non do un valore competitivo alla musica, ma mi piace l’idea di portare nel programma ciò che rappresento. Non c’è contraddizione in questo».

E se molti si aspettano scintille con Fedez, il sacerdote del rap laddove Agnelli è quello del rock, entrambi con vocazioni distinte nel rappresentare la contemporaneità, il rocker commenta: «Come proposta musicale, Fedez e io siamo diversi, ma come attitudine siamo simili. La visione professionale di quest’esperienza è affine, lui è un punto di riferimento all’interno del programma in virtù della sua presenza nelle edizioni precedenti. Entrambi siamo d’accordo nel valorizzare il talento dei concorrenti indipendentemente dalla suddivisione della musica per generi». E ancora: «A X Factor non cerco casi televisivi. Mi aspetto di scovare professionisti, gente che possa imparare a vivere di musica. C’è spazio per portare avanti un lavoro approfondito e qualitativo».

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Manuel Agnelli)