Pubblicato il 03/08/2016, 11:32 | Scritto da La Redazione
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Rai: oggi piano editoriale di Verdelli e poi le nomine ai Tg

Rai: oggi piano editoriale di Verdelli e poi le nomine ai Tg
Il progetto del direttore dell’Informazione di Viale Mazzini verrà presentato al consiglio di amministrazione e in vigilanza, mentre domani i nuovi direttori di testata. Così Marco Mele su “Il Sole 24 Ore”.

Rai: oggi piano news, domani nomine. In pole Colucci al Tg2 e Mazzà al Tg3

 

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 14, di Marco Mele.

Il progetto Verdelli al consiglio di amministrazione e in vigilanza.

Il Piano per l’informazione oggi, le nomine ai vertici dei Tg domani. Il percorso è tracciato e dovrebbe portare, salvo sorprese, alla conferma di Mario Orfeo al Tg1, alla nomina di Ida Colucci al Tg2 e di Luca Mazzà al Tg3, mentre Vincenzo Morgante sarà confermato alla Testata regionale. Al Tg Parlamento dovrebbe approdare Nicoletta Manzione, capo dell’ufficio di corrispondenza Rai di Berlino. Andrea Montanari andrà alla direzione dei Gr radiofonici e di RadioUno al posto di Flavio Mucciante (qualcuno vorrebbe spostare Montanari al Tg3 con Mazzà alla radio, ma tale scambio non sembra per ora prevalente). Marcello Masi, direttore uscente del Tg2, diverrà uno dei vice di Carlo Verdelli alla direzione Rai per l’Informazione. Per Bianca Berlinguer si sta trattando, incontro dopo incontro, per una conduzione “gradita”. A livello politico, il ministro dell’Interno Angelino Alfano sembra prendere le distanze dalle nomine: «Il Tg2 ha ottimi ascolti, sul digitale lo sbarco è avvenuto molto bene, non c’è motivo per penalizzare Marcello Masi. Se il tutto si fa in una logica di sfida a sinistra per il Tg3, è qualcosa di molto vecchio».

Critiche anche dalle opposizioni: il premier, attacca Renato Brunetta (Forza Italia), «sta facendo carne da porco della Rai». La giornata di oggi sarà dedicata al Piano per l’informazione, illustrato in mattinata al cda e in serata alla commissione di Vigilanza. Sempre oggi i curricula dei candidati alle direzioni dei Tg saranno conosciuti dai consiglieri di amministrazione. Si apre una fase delicata per il vertice Rai, con le nuove direzioni che dovranno gestire l’informazione in vista del referendum costituzionale tra ottobre e novembre, cercando di recuperare un buon rapporto con l’esecutivo (attualmente c’è “il grande freddo”), stando pronti a un’eventuale crisi di governo in caso di vittoria del No al referendum. Entro fine ottobre, infatti, va rinnovata la concessione decennale alla Rai. Mentre il Tar Lazio decide oggi in merito al ricorso Codacons sul canone in bolletta. Quanto all’audizione dei vertici in Vigilanza di stasera, Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, Forza Italia, chiede che l’audizione venga estesa all’intero cda, e non solo a presidente e direttore generale, «essendo il cda espressione diretta della commissione parlamentare a garanzia del pluralismo, sia necessario allargare l’audizione».

Critico il commento dell’Usigrai, il sindacato del giornalisti Rai: «Se i nomi sono già noti, e i curricula presentati, contano i nomi, contano le poltrone, il piano può arrivare dopo. A meno che non si voglia spacciare per un progetto serio e compiuto una passerella di poche ore in cda e in Vigilanza». I vertici si apprestano a nominare quattro nuovi direttori (Colucci, Montanari, Mazzà e Manzione) e a doverne ricollocare altri quattro in tempi di Piano per la trasparenza e di audizione davanti all’Autorità nazionale anticorruzione. Resta da capire se le testate aumenteranno anche di numero, con la creazione di quella per il Web. Per il precedente Piano per l’informazione, quello delle newsroom, ci furono due riunioni del cda, che incontrò tutte le direzioni di Tg e reti, poi le audizioni in Vigilanza, che diede un parere in diciassette punti e, alla fine, una terza riunione del cda per il Piano definitivo.

 

(Nella foto la statua equestre di Viale Mazzini)