Pubblicato il 31/07/2016, 19:05 | Scritto da Hannibal

Napoli prima e dopo: lontano dai luoghi comuni

Napoli prima e dopo: lontano dai luoghi comuni
Lo show di Rai 1 condotto da Pupo ha dimostrato che si può parlare di tradizione in maniera intelligente e non per forza retorica.

Napoli prima e dopo al 17% di share

 

Nei giorni caldissimi delle polemiche sulle nomine e gli stipendi Rai quello che non si dovrebbe mai fare è accendere la televisione e guardare i canali Rai. Che di norma, almeno per quanto riguarda Rai 1, continuano immobili negli anni a riempirsi di repliche e serate di premi marchetta. A volte viene quasi da pensare che sia impossibile, anche per chi viene a chiamato a condurre questi programmi estivi di Rai 1, incidere su di essi in modo benefico visto che si tratta ormai di un format negativamente inossidabile da anni. Una fortunata eccezione l’abbiamo vista ieri sera quando ci siamo avvicinati a Napoli prima e dopo: lo abbiamo fatto non senza timori visto che, oltre al format estivo delle serate inutili, in questo caso c’è anche generalmente da scontare  la Napoli da cartolina rappresentata in televisione che, il più delle volte, partorisce diaboliche serate fallimentari. Invece siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere sul palco del Museo Castel Nuovo del Maschio Angioino il meglio della canzone napoletana, non solo quella commerciale ma quella più ostica e spesso snobbata dalla televisione.

Pupo, padrone di casa della trasmissione per il settimo anno consecutivo, evidentemente si trova a suo agio nei panni di anfitrione di questi stati generali della musica napoletana ed è riuscito a mettere insieme e a tenere insieme con brillantezza e competenza un cast credibile e di qualità, da Peppino Di Capri a Enzo Avitabile, da Enzo Gragnaniello a Nino D’Angelo, dai più giovani Clementino, autore di una superba interpretazione di Don Raffaè, alla coppia Caccamo-Iurato protagonisti di una strepitosa versione di Caruso. Un omaggio a Napoli senza voglia di nostalgia e cartoline stereotipate ma vivo, intenso e credibile come l’ottimo omaggio a Mario Merola confezionato da Nino D’Angelo. Com’è ottimo il 17% di share con cui Rai 1 ha vinto ieri la serata, un dato non di poco conto di questi tempi in cui si discute sul senso del servizio pubblico.

 

Hannibal

 

(Nella foto Pupo)