Pubblicato il 23/07/2016, 15:04 | Scritto da La Redazione

La trasparenza sugli stipendi scatena il panico alla Rai

La trasparenza sugli stipendi scatena il panico alla Rai
Domani o al più tardi lunedì i vertici di Viale Mazzini dovranno svelare i compensi secondo i criteri imposti dalla trasparenza.

Per il nuovo amministratore delegato “dichiarazione” da circa 650 mila euro, per la presidente 350 mila.

 

 

Rassegna Stampa: Il Fatto Quotidiano, pagina 1+7, di Carlo Tecce

 

 

La trasparenza sugli stipendi scatena il panico alla Rai

Per la prima volta la tv di Stato sarà costretta a pubblicare i compensi dei dipendenti

 

Un paio di giorni, mancano soltanto un paio di giorni. Forse già domani, al più tardi lunedì. Poi la Rai sarà travolta da una polemica che vellica sempre l’indignazione popolare: gli stipendi dei dirigenti di Viale Mazzini.

NON SARÀ una rilassante settimana di vacanze, la prossima, per gli attuali vertici. Tant’è che sarà convocata una conferenza stampa per disinnescare l’eventuale (e probabile) polemica. Per la prima volta, l’azienda sarà costretta a pubblicare sul sito i compensi dei dipendenti (non gli artisti, protetti da una presunta regola di mercato) che guadagnano più di 200.000 euro e dei consulenti che superano gli 80.000 euro. Questa è una polemica prevista, perché la riforma della televisione, approvata l’anno scorso, ha per l’appunto previsto l’introduzione di “un piano per la trasparenza

e la comunicazione aziendale”: il denaro utilizzato per l’organico, e pure i criteri di selezione. I vertici di Viale Mazzini non temono confronti con il passato, fra chi ha sperperato e chi ha risparmiato, ma durante la riscossione del canone in bolletta, non sarà una lieta novella per gli abbonati riscontrare, in maniera ufficiale, che il (friabile) tetto dei 240.000 euro non è rispettato.

IL LIMITE imposto per legge risposta repentina e posticcia dei tecnici al governo l’ha adottato Luigi Gubitosi, l’ex direttore generale scelto proprio dal tecnico Mario Monti (oggi l’incarico conferisce maggiori poteri, e viene definito di amministratore delegato). Il tetto di 240.000 euro in Viale Mazzini è crollato subito con l’emissione di un titolo di debito (bond), un espediente che consente all’azienda di ignorare la norma e di ingaggiare dirigenti con sontuosi accordi. Così l’ad Antonio Campo Dall’Orto (in sigla Cdo) e il presidente Monica Maggioni possono ricevere retribuzioni oltre i 240.000 euro. Campo Dall’Orto ha seguito l’esempio di Gubitosi e l’ha esteso ai collaboratori che ha assunto: tre anni di contratto, non più il tempo indeterminato che, per lunghe stagioni, ha trasformato gli uffici di Viale Mazzini e di Saxa Rubra in una gigantesca riserva per elefanti della burocrazia da almeno 500.000 euro.

L’EX CAPO di La7 e Mtv percepisce circa 650.000 euro (tranne poche eccezioni è lo stipendio dei direttori generali di Viale Mazzini, unico elemento di continuità); mentre la Maggioni ha mantenuto l’ingaggio da direttore di RaiNews e ha assorbito l’indennità di consigliere (e non di presidente), dunque l’importo finale s’aggira intorno ai 350.000 euro. Ma l’elenco non sarà composto dalla coppia che comanda in Viale Mazzini e nessun altro, dentro saranno riportate le carriere e, soprattutto, gli stipendi sopra i 200.000 dei dipendenti. Personaggi ormai storici che lavorano in azienda da diversi anni e numerosi dirigenti arrivati con l’attuale ad. Per Campo Dall’Orto sarà il passaggio più delicato, perché il massiccio sbarco di esterni ha già scatenato la protesta dei sindacati e dei partiti, esposti e denunce. Non è una notizia confermata, ma i principali direttori nominati da Cdo potrebbero sforare i 200.000 euro, e le indiscrezioni più ricorrenti coinvolgono Ilaria Dallatana (Rai2) e DariaBignardi (Raia). Campo Dall’Orto ha sempre giustificato il ricorso agli esterni con due ragioni: il classico rapporto di fiducia, l’urgenza di rimuovere gli antichi e dannosi assetti interni. In una recente intervista, Cdo ha spiegato di non patire le critiche: “Io non mollo, sono zen”. Quanto zen? Tra un paio di giorni, sarà più chiaro.

 

(Nella foto, il cavallo di Viale Mazzini)